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Visualizzazione dei post da 2012

2012, auguri di buona fine (e perchè è stata una buona annata)

Fotograficamente parlando, il 2012 è stata una buona annata. Provo a raccontarti il "perchè" per immagini. Il flash Il flash (il Nissin Di622 Mark II) è stato provvidenziale in più di un'occasione. Ho iniziato a studiare l'uso del flash. La strada è ancora molto lunga ma l'impiego della luce artificiale schiude, effettivamente, "infinite possibilità". In questo senso, ho trovato estremamente utile il libro "Fotografare la luce", di Joe McNally, una sorta di enciclopedia sulla luce artificiale e sull'uso del flash. I ritratti Qui fa tutto la luce del sole che filtra dalla finestra, e la faccia guascona del soggetto. Mi sono regalato una lente luminosa, il Canon EF 50mm f/1.8 II... poca spesa (100 euro), tanta resa. E, con una lunghezza focale equivalente, sulla 7D,  ad 80 mm, il divertimento con i ritratti è assicurato... Il primo test di una macchina fotografica Per provare la Panasonic FT4 l'ho buttata in piscina con ...

Fuji X100, impressioni d'uso (e perchè potrebbe diventare un "classico")

Tra qualche giorno dovrebbe essere presentata l'evoluzione della Fuji X100, dotata del fantastico sensore X-Trans. Tuttavia, dopo aver brevemente provato in questi giorni la Fujifilm FinePix X100 (questo il nome completo), non credo che questo decreterà il tramonto della X100, che potrebbe - anzi - diventare un "classico" per chi vuole scoprire o riscoprire il piacere della fotografia. Ho potuto provare la Fuji X100 solo per tre giorni, principalmente in ambienti chiusi. Non ho quindi la pretesa di dire la parola finale su questa macchina fotografica, ma sicuramente mi sono potuto togliere più di un dubbio e curiosità. E ammetto che l'ho restituita con un pizzico di amarezza al legittimo proprietario. Mirino Il mirino ottico-elettronico della Fuji X100, sufficientemente nitido e luminoso anche nella versione elettronica, è stata una graditissima sorpresa. E, quando si fotografa in bianco e nero, offre l'impagabile vantaggio di vedere il mondo senza colori, p...

Avresti pubblicato questa fotografia?

Un signore viene spinto sui binari della metropolitana, mentre il treno è in arrivo. Un fotografo freelance è in attesa sulla medesima banchina. Il signore non riesce a risalire. Domanda: è lecito o no fotografare un uomo che sta per essere travolto da un treno? Era da un po' che non scrivevo di etica (che parolona) e fotografia ma, dopo ciò che è accaduto ieri, è inevitabile non porsi qualche domanda. Per chi fosse tornato solo oggi da Marte, ieri il New York Post ha pubblicato, in copertina, la fotografia di un uomo che, spinto sulle rotaie della metropolitana da un mendicante fuori di testa, sta per essere travolto dal treno in arrivo. La copertina è questa: fotografia e titolo assolutamente sensazionali (nel senso che fanno sensazione). Immediate le critiche al fotografo freelance Umar Abbasi, che si è difeso dicendo che la fotografia è stata una conseguenza accidentale del tentativo di avvisare, con ripetuti lampi del flash, il conducente del treno. Riconosco al fot...

Quanto tempo dedicare alla postproduzione di una foto?

Quanto tempo dedicare alla post-produzione, con Photoshop o similaria , di una foto? Questa è una possibile risposta: «So usare photoshop ma per il momento lo evito; se una foto è sbagliata a tal punto da doverci dedicare diverse decine di minuti preferisco rifarla, se possibile.» ( Intervista ad Alessandro Falco su Fotografi Digitali)

Lomography compie 20 anni (e in ricordo di pinkiestyle, e in elogio della passione)

Lomography , la società che ha lanciato lo stile "lomo" nel mondo, questa settimana ha celebrato i suoi primi vent'anni di vita. Una vita in controtendenza, un successo sfacciato e incurante del dilagare dell'immagine digitale. Anzi, talmente forte da definire una tendenza stilistica, riavvicinare molti fotografi alla pellicola e contagiare la fotografia digitale, aprendo la strada ai "filtri" (sì, anche quelli di Instagram) e agli "stili" presenti oramai su ogni macchina fotografica (tra i quali, immancabile, lo stile "lomo"). Se vi riconoscete nello stile "lomo", o se vi incuriosisce, in questo fine settimana sarà d'obbligo una visita - quasi in pellegrinaggio - al sito di Lomography . Se, invece, desiderate saperne di più sulla storia di Lomography, vi rimando al bell'articolo " Did the Lomo camera save film photography? " di Stephen Dowling. Tra i fotografi che meglio hanno saputo interpretare la fil...

Due parole sul Canon EF 50mm f/1.8 II (anzi, una: compratelo)

Il Canon EF 50mm f/1.8 II è un'ottica fissa oramai fuori produzione. Ma vale la pena spenderci due parole, perchè in giro si trova ancora facilmente e ad un prezzo spesso inferiore ai 100€. E può rivelarsi un'ottimo acquisto. Partiamo subito dalle note negative : il Canon EF 50mm f/1.8 II è un'ottica economica, e non fa nulla per nasconderlo: il barilotto è di plastica dura e lucida, la ghiera per la messa a fuoco è in una posizione non proprio agevole (ma neppure impossibile da utilizzare), non è stabilizzato, l'innesto è in plastica, esteticamente non appaga (è più bello in fotografia che in realtà), il motore di messa a fuoco è lento e rumoroso, il diaframma ha solo 5 lamelle e lo sfocato ne risente. Ed ora dimenticati tutto quello che ho scritto, perchè per 100 euro (e anche meno, se cerchi on-line ) hai a disposizione un' ottica molto luminosa , nitida , con poca vignettatura (su APS-C), poca aberrazione cromatica, leggera (130 grammi) e compatta. In...

Silenzio, parlano i tatuaggi: "Skin Ink", di Michele Del Vecchio

" Skin Ink - Parole di Carne " è un progetto fotografico bellissimo: quando ho visto le prime foto, e letto i primi testi, ho detto "questo mi piace", ed ho iniziato ad attendere che venisse pubblicata la foto successiva. "Skin Ink - Parole di Carne", di Michele Del Vecchio

Nessuna foto è inutile

«Ho collezionato molte foto accademiche, la maggior parte ripetitive, alcune gratuite. Nessuna inutile. Imparare facendo esperienza, riempiendo rullini e hard disk. È necessario esercitarsi sulla messa a fuoco, il tempo di posa, il diaframma, cercando di non lasciare nulla al caso, nulla non deciso dal nostro sguardo.» ("Lezioni di fotografia digitale e analogica parte prima, vedere oltre", di Teresa Nicole Erra) Impossibile contare le volte che, riguardando al PC le foto appena scattate, ho pensato di mollare e di vendere tutto: macchina fotografica, obiettivi, zaino, filtri. Tutto. La fotografia non fa per me. Non so fotografare. Le mie foto fanno schifo. Poi capita la foto (una ogni 200, quando va bene) che mi dà soddisfazione, e penso che la fotografia è l'arte (oddio, nelle mie mani l'hobby) più bella del mondo, quella che più mi piace. E questa sera realizzo che quella foto straordinaria ai miei occhi non sarebbe stata possibile senza le 200 e + foto ...

Il fotografo è un artista o un artigiano?

Nella migliore delle ipotesi, un fotografo professionista è un artigiano, non un artista, chiamato a risolvere problemi e a realizzare idee altrui nel modo più rapido ed economico possibile; pensarla diversamente è illusione. Certamente, viene richiesto di portare il proprio stile, motivo per il quale sei stato assunto, ma lo stile personale non è arte, e comunque non c'è mai il livello di autonomia e di autodeterminazione necessario - a mio parere - affinchè si possa parlare di vero lavoro artistico. (Derek Shapton, "Art vs. Craft") Ciao Giovanni B.

Scattiamo troppe foto ai nostri figli?

Con l'avvento del digitale scattiamo tante foto ai nostri figli. E' necessariamente un male?

Gaia si rivela a Verona

Il prossimo giovedì ( 11 ottobre ) se siete dalle parti di Verona vi suggerisco di fare una puntata fino a Mezzane di Sotto.

Padre e figlio, di Toni Hafkenscheid

Ci sono fotografie (ben poche, a dire il vero) che rapidamente dal cervello (dove le ha annidatate la vista) si incuneano stabilmente nel cuore. " Father and Son ", di Toni Hafkenscheid , è una di quelle poche (assieme al già citato ritratto del medico di campagna di Eugene Smith ). "Father and son" | Fotografia di Toni Hafkenscheid E' splendidamente evidente che il paesaggio (questo è il titolo della serie) è solo il pretesto per raccontare il rapporto tra padre e figlio o, più precisamente, che la fotografia è una metafora del ruolo di "padre" nel pensiero del figlio: papà è chi ti accompagna alla vita tenendoti per mano. Emozionante. Splendida. Giovanni B.

Come esporre correttamente con il flash in manuale

Una volta capito questo, esporre in manuale con il flash non è poi così difficile: Quando si usa il flash (in modalità manuale, N.D.R.), la velocità dell'otturatore regola la luce ambiente, e l'apertura del diaframma regola la luce del flash . Mi ci sono voluti anni per comprenderlo appieno, ma in realtà è piuttosto semplice: la durata del flash è molto breve. Per rendere l'idea, pensiamo ad un lampo molto luminoso. Non ha importanza il tempo di esposizione, il lampo del flash si esaurisce ben prima che l'otturatore si sia chiuso. E, quindi, il tempo di esposizione regola solo la quantità di luce ambiente che arriva al sensore. E, proprio perchè la luce del flash è così breve,  l'unica cosa che influisce sull'esposizione è l'apertura del diaframma. (Jason Weddington, " Using a White Wall as a Photo Background ") Nell'articolo citato si spiega, inoltre, come illuminare correttamente un volto utilizzando due flash (nel caso, due Canon 430EX II...

Come fotografare un panorama

Una fotografia di un bel paesaggio e una bella fotografia di un paesaggio non sono la stessa cosa. (David duChemin, Better Landscape Photographs – 11 Tips ) Nell'articolo segnalato ci sono altri 11 consigli, molto pratici come è solito fare David, per ottenere delle fotografie di paesaggio interessanti: sfida non facilissima, visto che sembra che le fotografie di panorami sono quelle che, secondo uno studio, si dimenticano più rapidamente. Ma se quelle di Ansel Adams non se le dimentica nessuno forse un motivo c'è. Ciao Giovanni B.

Un convertitore di file video veloce, facile e gratuito

Se cerchi un convertitore video: gratuito leggero veloce facile da usare io ti suggerisco Free Video Converter di FreeMake . Dopo averne provati tanti mi sono fermato a questo; per tutti i motivi sopra elencati e, soprattutto, per la facilità d'uso).

La prova Panasonic FT4: come va, le foto, i video

La Panasonic Lumix DMC FT4 è una compatta che promette di accompagnarci ovunque: sui ghiacciai e sulla neve (fino a -10° C), in spiaggia (è resistente alla polvere e alla sabbia), sott'acqua (fino a 12 metri). Tutto questo a 287 euro, il miglior prezzo che ho trovato on-line. Ma ne vale la pena? E a chi può interessare? E' quello che ho voluto scoprire in questi giorni di prova della Panasonic FT4. Se ti interessa sapere come è andata, continua a leggere :) Conclusioni Partiamo dalle conclusioni, ti va? Così, se sei di corsa, puoi saltare il resto della prova. La Panasonic Lumix DMC FT4 è una macchina fotografica divertente ed estremamente facile da utilizzare. Può arrivare dove tutte le altre compatte (e reflex) devono fermarsi: perfetta per chi fa vela, surf, snorkeling, ma anche per chi vuole fotografare l'amata figlioletta (o fidanzata) al mare, o per chi vuole riprendere le partite di beach volley con gli amici. Eccezionale l'autofocus in modalità fot...

Magnum Contact Sheets; c'è tanto da imparare!

Il titolo completo avrebbe dovuto essere "Come studiare i provini a contatto dei fotografi Magnum può migliorare le tue fotografie" ma, oggettivamente, sarebbe stato troppo lungo! Cosa sono i provini a contatto? Il termine "provino a contatto" ( contact sheets in inglese) è un'eredità della fotografia in pellicola ed era - ed è tutt'ora - un modo semplice ed economico per visualizzare e scegliere le immagini scattate. In pratica la pellicola, una volta sviluppata, veniva stampata appoggiandola direttamente ("a contatto") su di un foglio di carta sensibile "in modo da ottenere, su un unico foglio, una copia in positivo dell'intero film". ("I provini a contatto", Maurizio Agelli). Questo facilitava la ricerca delle immagini archiviate e la selezione delle immagini da stampare. Nell'era dell'immagine digitale la stampa di provini a contatto ha perso buona parte della sua ragione d'essere ma può, tutt'ora, es...

John Jackson, fotografo di automobili

John Jackson si guadagna da vivere fotografando automobili, ma non pensare a quelle in vendita negli autosaloni!. In rete si trova poco sulla fotografia di automobili e motociclette (le mie passioni riunite tutte assieme), ed in effetti non ho mai riflettuto sul fatto che fa più figo fotografare ritratti o paesaggi... Almeno così si dice. Ciao gio.bi

La prima foto pubblicata sul web, Les horribles Cernettes

Loris Reggiani è pilota della Cagiva - Al Tour de France corrono Indurain, Delgado, Lemond, Bugno e Chiappucci - Visentini si dimette dal Consiglio Nazionale del PRI - Martelli prende le distanze da Craxi - La lira è sotto il tiro degli speculatori - Mansell nelle prove libere vola a Hockenheim Queste sono le notizie dei giornali del 18 giugno 1992 , data che oggi preferisco ricordare, a vent'anni esatti di distanza, perché  venne scattata la prima fotografia pubblicata , pochi giorni dopo, sul web . "La prima fotografia sul web", fa molto amarcord oggi che pubblicare una fotografia on-line è un atto scontato (al punto che, secondo Jumper , ogni giorno vengono caricate su Facebook "circa 200 milioni di fotografie"): ma tutto ebbe inizio con questa foto. A proposito: nel 1992 il web era ancora "roba" riservata agli "addetti ai lavori", la fotografia pubblicata era stata scattata con una Canon EOS 650, la prima fotocamera del siste...

Nazionale olimpica statunitense, parla il fotografo

Mentre ancora on-line si discute del valore simbolico delle fotografie di Joe Klamar agli atleti olimpici americani, parla finalmente il fotografo. Il quale smentisce tutte le chiavi di lettura : «Sono arrivato all'incontro pensando di dover fotografare gli atleti durante una conferenza stampa o su di un palco - spiega - non credevo ci fosse la possibilità di allestire uno studio fotografico» (fonte: Pixels and piety: Photographing Olympic icons di Marlowe Hood). Preso alla sprovvista, e basta. Meglio così. Abbiamo ancora bisogno di eroi. :)

Joe Klamar, gli atleti americani e la paura degli eroi

"Nella civiltà classica (greco-romana) l'eroe è fondamentale nella vita quotidiana: rappresenta il cittadino ottimo sia greco, perché provvisto di tutte qualità che l'uomo greco esalta e sogna, sia romano, in quanto o depositario di tutte le qualità del mos maiorum o simbolo del mito dell'homo novus di Sallustio e di Cicerone." ( Wikipedia ) Joe Klamar | Olympics Portraits Joe Klamar (AFP, GettyImages) fotografa gli atleti americani che parteciperanno alla prossima olimpiade. Il web fa notare che sono brutte. Michael Shaw solleva il dubbio che L'intenzione può essere stata proprio quella di "smitizzare" la pretesa superiorità degli atleti americani e più in generale proporre un'immagine meno ideale degli atleti delle Olimpiadi come efficacemente riassunto da Giulio Mandara su Fotozona. Non errore, ma calcolo; non inesperienza, ma scelta. Per riportare l'atleta dalla dimensione dell'eroe a quella dell'uomo. Se...

Le tre regole per una fotografia perfetta

«Tre sono le regole base per ottenere una bella fotografia (quelle che io chiamo "SAS"): concentrati sul S OGGETTO, porta l' A TTENZIONE sul soggetto, quindi S EMPLIFICA eliminando dall'inquadratura ogni elemento di distrazione. "SAS", per l'appunto.» (Scott Bourne, " 10 Things That You Can Do Today To Be A Better Photographer " )

Street-photography: 31 giorni per vincere la paura di fotografare per strada

Come vincere la paura di fotografare degli sconosciuti per strada. La street photography è tra i generi fotografici più interessanti, ed è anche tra quelli che suscita il maggior interesse. Purtroppo, in molti si fanno bloccare - sin dall'inizio - dalla paura di fotografare uno sconosciuto per strada. Nonostante tutti gli articoli che potete trovare su Internet, non esistono ricette magiche per superare questa paura; l'unica soluzione possibile è quella di esercitarsi, gradualmente, cercando di superare ogni volta il limite precedente (che può voler dire, ad esempio, avvicinarsi ogni giorno un po' di più al proprio soggetto). Se ti può essere d'aiuto Eric Kim , street photographer che negli ultimi 5 anni "ammette" di aver scattato almeno "300.000 fotografie" per strada, ha steso un programma di lavoro articolato su 31 giorni, identificando gli "esercizi" da fare per vincere la paura di fotografare in pubblico. Il risultato è l...

I fiori del giardino botanico naturale del Buffaure (in Val di Fassa)

Il Buffaure non offre i panorami mozzafiato che si possono ammirare da altri punti della Val di Fassa , ma lo inserisco tra le mete imperdibili per la bellezza della sua flora , sapientemente valorizzata dalla costituzione del " giardino botanico naturale del Buffaure ", un'area naturale dove è possibile ammirare, seguendo le indicazioni di alcune schede, bellissimi fiori alpini. Se si supera indenni il breve strappo che separa l'arrivo dell'ovovia (partenza da Meida, subito dopo Pozza di Fassa) è un passeggiata adatta anche alle famiglie: di fronte al rifugio baita Cuz è stata, infatti, attrezzata un'area giochi in perfetto stile alpino che darà un po' di svago anche ai bambini. Sempre dal rifugio inizia il percorso del giardino botanico : per la presenza di alcuni strapiombi (opportunamente segnalati e protetti) è opportuno che i bambini siano accompagnati. Dopo di che, vi potrete immergere nella bellezza dei fiori di montagna. Ovviamente,...

Il parco naturale di Torres del Paine nelle foto di Stefano Unterthiner

Sin da ragazzo, ho avuto voglia di documentare la natura. ... Ho capito presto, però, che potevo utilizzare la fotografia per "dar voce" alla natura: raccontare quel mondo naturale, che la nostra società moderna e ipertecnologica sembra aver quasi dimenticato, è diventata la missione della mia vita. ... E ho scelto di raccontare, di dar voce agli animali, mostrando la bellezza e la fragilità del nostro mondo. Non immagini brutali di dolore e distruzione, ma un racconto sulla bellezza che ancora ci circonda. Non soltanto immagini di denuncia e sconfitta della natura (e dell'uomo), ma sopratutto fotografia di speranza, di riconciliazione con quella parte primitiva che ancora vive (lo spero) in tutti noi. La fotografia, per avvicinare l'uomo alla natura. ( Stefano Unterthiner, editoriale per il progetto VIVA, febbraio 2012 ) Credo non servano altre parole per consigliare di visitare le gallerie fotografiche di Stefano Unterthiner , una delle eccellenze italiane nella f...

Vuoi vedere la vera spada nella roccia? Si trova a pochi chilometri da Siena...

La spada nella roccia? E' in Italia, vicino a Siena. Chi non ha mai visto il cartone animato "la spada nella roccia" di Walt Disney? Nel cartone animato la spada, in realtà, è infissa in un'incudine ed, estraendola, il giovane Artù, detto Semola, si fa riconoscere come l'atteso re d'Inghilterra. La vera spada nella roccia, tuttavia, non si trova in Inghilterra, ma nell'italianissima provincia di Siena, nell' Eremo di Montesiepi . Tradizione vuole che la spada sia stata conficcata nel masso dal nobile cavaliere Galgano Guidotti (san Galgano), quale segno di rinuncia alla vita dissoluta e mondana. A pochi minuti (a piedi) dall'Eremo di Montesiepi si trova un altro luogo suggestivo, l' Abbazia di San Galgano , abbazia cistercense del 1200 della quale rimangono ora solo i muri. In estate emerge da un campo di girasole, in autunno dalle brume della campagna: nell'uno e nell'altro caso gli spunti fotografici non mancano ! L'Abba...

Il sito archeologico di Lucus Feroniae

Roma è come il sole, talmente luminoso da offuscare le stelle che gli stanno accanto. E una di queste è sicuramente il Lucus Feroniae , un bel sito archeologico a pochi chilometri a nord di Roma. Se desideri un luogo tranquillo è il posto ideale: per lo più, purtroppo, è deserto :( Eppure di cose da mostrare ne ha: c'è il Foro romano sul quale si affaccia una basilica, un tempio di epoca repubblicana e un altro tempio di un dio non ben identificato; il foro è fiancheggiato da un viale, sul quale si affacciano negozi e botteghe; un complesso termale che gli studiosi datano, per i materiali ceramici rinvenuti, all'età imperiale; un anfiteatro di forma quasi circolare le cui ridotte dimensioni (il diametro è di 35 metri) lasciano supporre che la popolazione della cittadina non doveva superare le 1000-1500 persone. E i mosaici che ancora adornano alcune stanze sono splendidi. Il tutto immerso in una campagna un po' selvaggia. Il piccolo museo ospita alcune statue,...