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10+10 motivi per visitare Napoli, una delle 10 città più pericolose al mondo :)

Nei giorni scorsi un tabloid inglese ha indicato Napoli come una delle 11 zone più pericolose al mondo, assieme, tanto per dare un'idea, a Raqqa (il quartier generale e la capitale del sedicente Stato Islamico).
Che stronzata.

Napoli, Borgo Marinari

Da turista reiterato ed ostinato di questa città penso che sì, anche a Napoli - come a Roma, Milano, Los Angeles, Città del Capo, Londra, New York, Buenos Aires, Mosca, Rio de Janeiro ... - ci sono quartieri e zone che può essere meglio evitare. Come, appunto, in tutte le grandi città del mondo.
Un'ovvietà di dimensioni colossali

Ma sempre da turista reiterato ed ostinato di questa città, ti dico anche che Napoli è una città che ha tantissimo da offrire, soprattutto se ami la fotografia, i colori, l'arte, la storia e mangiare bene.

Da turista ti citerei la Napoli sotterranea; il Cristo Velato; le catacombe di San Gennaro; il panorama dalle terrazze di Castel Dell'Ovo; le sale del Palazzo Reale; il Chiostro di Santa Chiara. Giusto perchè non ti voglio fare andare fino a Pozzuoli a vedere l'irreale Solfatara.

Napoli, Palazzo Reale
Napoli, Palazzo Reale
Poi, sempre da turista, ti consiglierei di provare il caffè da Ciro a Mergellina (grazie Ale che me lo hai fatto scoprire); il nocciolato del Caffè del Professore vicino a piazza del Plebiscito; la pasta e patate con la provola in quel folcloristico caos che è "da Nennella"; la pizza, ovviamente e ovunque; il panino napoletano, in una qualsiasi rosticceria, per strada; e la sfogliatella riccia da Scaturchio.

Ma, per l'appunto, sarebbero banali consigli da turista (per di più veronese)!
Quindi, ho pensato di chiedere a qualche napoletano DOC di elencare i 10 motivi per i quali è doveroso visitare Napoli almeno una volta nella vita.

Inizio con Vincenzo Noletto, autore di Humans Of Naples, anima fotografica delle strade di questa città.

«È difficile andare per ordine, a Napoli difficilmente le classifiche interne si fanno per “importanza”, ma cercherò di elencarne 10 in ordine sparso:

1. La pizza da Michele/ Concettina ai Tre Santi / Di Matteo / Pellone / La Notizia… perché da noi la pizza è storia, chi la prepara per vocazione è sempre un gradino più in alto di tutte le già ottime pizze sparse per la città (da cui il classico “la pizza più schifosa a Napoli è uguale alla pizza più buona fuori Napoli”). Da provare anche la variante Fritta da ‘E Figliole / Esterina / Masardona / Signora Fernanda / Gennaro o' Chianchere e via dicendo.

2. La sfogliatella vera, oggi, è quella di Attanasio alle spalle di Piazza Garibaldi: è diventata popolare grazie a Pintauro, che fece uscire dai monasteri un dolce tipico di quegli ambienti riducendone anche le dimensioni, ma nel corso degli anni ha perso la sua “forza”. Attanasio / Pintauro / Scaturchio / Mery sotto la Galleria sono in ordine personalissimo di bontà.

Napoli, le strade piene di vita

3. Il caffè più buono di Napoli? Un casino sceglierne uno… ma di certo non mi vengono in mente Il Professore / Gambrinus o Ciro a Mergellina: il nome li precede, hanno dimenticato come erano bravi un tempo. La miscela Passalacqua è forse la migliore in uso in alcuni bar di Napoli, tipo “Mexico” ovvero una catena di bar famosa in città. Una volta il top era a Piazza Dante, adesso il migliore credo sia alle spalle di Medaglie d’Oro (e parlo sempre per aver provato quasi tutti i bar della città, per via del mio lavoro itinerante :D )

Vorrei potermi dilungare sul cibo, ci sono tante di quelle cose di cui dovrei parlare e che tutti almeno una volta nella vita dovrebbero provare, ma per il bene di Napoli devo fermarmi (e ti direi il ragù, la genovese, il babà, la frittatina, la frittata di maccheroni, il biscotto all’amarena… eccetera).

4. Il Rione Sanità. Si, proprio quello che sui giornali ci finisce sempre per storie di camorra. È possibile vedere come la street art si fonde con la realizzazione classica della Basilica e delle chiese del luogo, fa da tetto alle Catacombe e al Cimitero delle Fontanelle e accompagna i simboli di questo quartiere in chiave moderna (senza dimenticare chi è stato grande nel passato, con i 2 monumenti dedicati a Totò, nato e cresciuto nel Rione).

5. I Quartieri Spagnoli, se non ci si mette piede non si può capire di cosa sto parlando. Da Salvatore che con la sua Miniera Riciclarte recupera i rifiuti trasformandoli in opere d’arte al Murales enorme di Maradona, dall’odore di pasta e patate di Nennella agli spritz a 1€ di Cammarota, dai napoletani agli indiani, dai ragazzi che sono qui in Erasmus alle persone che tra quei vicoli sono nati (per davvero, l’80% delle nascite prima del 1960 dei residenti nei Quartieri è con parto in casa), i Quartieri Spagnoli sono un casino bellissimo, sono il riassunto del mondo intero.

6. Tutto quello che c’è di fianco al mare, da Via Marina a Bagnoli, è splendido. Dal porto che ti accompagna verso le isole di Procida, Capri e Ischia al lungomare che cinge Santa Lucia, piazza del Plebiscito, il Castel dell’Ovo, Mergellina e Posillipo. Sono svariati km di affaccio sul mare, non sono pochi per chi non vuole “limiti”.

Napoli, Panorama da Castel Dell'Ovo
7. Il centro storico, ci ho abitato per 3 anni e mezzo e ancora mi fa stringere il cuore. Tutti ti conoscono, tutti ti salutano, tutti sanno cosa fai, tutti ti aiutano, tutti si prendono cura di te. Vivere a Napoli, soprattutto nel centro storico, è come far parte di una enorme famiglia: mi ha insegnato a cucinare, a fare la spesa, a parcheggiare bene, a svegliare gli altri, a rispettare le persone anziane, ad essere d’aiuto, a legarmi alle altre persone, a capire meglio tutto quello che è intorno a me.
Non credo che questa cosa succeda spesso in altre città, ed io ne ho cambiate altre 2 per lavoro (e sono sempre tornato a Napoli).

8. La dimensione del tempo a Napoli è diversa. Se dai un appuntamento ad un napoletano alle 10 dici “ci vediamo verso le 10-10.30” e se ti presenti alle 11 sul luogo dell’appuntamento va tutto bene, zero incazzature. Se esci per prendere una cosa con un amico e gli dici che non vuoi fare tardi, ti ritrovi all’alba dopo aver passato una serata epica (o senza aver fatto niente di eclatante) e non capisci come.

9. Se non hai soldi, con 10€ sei Dio… e prima era pure meglio! Mangi, bevi, vedi musei, stai tra la gente senza dover spendere un capitale: ecco perché vivere qui è “più facile”.

10. E' un luogo talmente tanto pieno di storia che puoi costruire la tua. Siamo un popolo che si lamenta sempre, abbiamo tanto da migliorare e i margini di miglioramento sono tanto grandi da far incazzare chiunque. C’è una parte appesa, morta e che tira giù tutto, che rallenta il guizzare delle menti eccelse di questi luoghi, ma se vali tra queste mura puoi davvero andare ovunque tu voglia senza problemi.

Napoli è un luogo da visitare, o meglio vivere, con tranquillità e senza ansia. Lentamente, senza progetti.»

Napoli, Borgo Marinari


Oggi mi scrive Enza Emira Festa, giornalista del Tg3 e scrittrice, per condividere i dieci motivi pe ri quali è doveroso visitare Napoli.
«Che bella idea. Ecco cosa mi viene in mente....
1. la mozzarella
2. un giro in Vespa per i vicoli di Forcella
3. la Biblioteca Nazionale a Palazzo Reale
4. una commedia di Viviani o di Scarpetta al teatro Sannazzaro
5. Una birra a piazza Bellini
6. il Museo Archeologico
7. la metro Toledo
8. le poesie di Salvatore Di Giacomo
9. un giro a San Gregorio Armeno (fuoristagione!)
10. un tuffo al tramonto a Marechiaro»


Che aspetti? Prenotati un fine settimana a Napoli!
Giovanni B.

PS: Ti piace? Condividi. Grazie!

Commenti

  1. Per me è indimenticabile la sfogliata liscia di Pintauro a via Toledo. Te la sforna calda sul banco di marmo e l'aria si profuma così tanto che già sei sazio.
    E' una delle pasticcerie più antiche di Napoli e per me tappa obbligata da quando piccola, la nonna ci portava a Napoli per spese.
    Da lì, rifocillato, decidi se vuoi vedere Napoli verso il mare con i palazzi reali, la Galleria, i negozi, o addentrarti nei Quartieri Spagnoli tra vicoli, scale, chiese e piccole botteghe.
    Tutto da vedere.

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