Non pensateci: visitare tutta la Puglia in 8 giorni è un'impresa impossibile. Però è possibile farsi una bella idea di questa splendida e accogliente regione. Aggettivi che, vi assicuro, non uso per puro clichè.
Questo è l'itinerario che abbiamo percorso nell'estate 2012: 8 giorni e 1600 chilometri circa, partenza e rientro a Roma. Con due bambini, a quel tempo, di sei e tre anni al seguito che, devo ammetterlo, sono stati bravissimi.
1° giorno: Roma -> Matera
470 km, di cui 400 su strade a scorrimento veloce
Avevamo pensato a Matera (che non è in Puglia, lo so) come ad una tappa di passaggio: si arriva nel pomeriggio, si visitano i famosi "sassi" e poi, via!, il giorno dopo si riparte.
Col senno di poi, un pomeriggio non è assolutamente sufficiente per questa città. Ne servono almeno due: uno per i "sassi" e per la "Matera" sotterranea, l'altro per le Chiese rupestri e per vagare un po' per il centro. Se nel centro, nonostante il caldo, si respira sempre (una volta le città le sapevano costruire veramente a regola d'arte), per visitare le Chiese rupestri è meglio pensare ai mesi primaverili, o di inizio autunno. Se cercate un B&B, noi abbiamo soggiornato a "La casa di Ele", ed è stata un'esperienza da superlativi.
2° giorno: Matera -> Lecce
180 km, di cui 120 su strade a scorrimento veloce
Il tragitto da Matera a Lecce è godibilissimo: dalle montagne Lucane si passa al mare di Taranto, per immergersi poi nella campagna leccese. Terra rossa, stoppie gialle o nere, bruciate, olivi secolari. Indimenticabile.
Lecce, poi, è una sorpresa: tutti ti dicono che è bella, ma nessuno ti dice che è COSI' bella. Pulita, vivace, ricca, elegante. Bella, insomma.
3° giorno: Lecce -> Otranto -> Santa Maria di Leuca -> Lecce
165 km, di cui 53 su strade a scorrimento veloce
E' la tappa "locale" più impegnativa: tanti chilometri su di una strada costiera piuttosto tortuosa. Ma a destra c'è un muro di rocce grige, erba bruciata dal sole, alberi contorti dal vento, a sinistra un mare immenso: come possono pesare i chilometri se la tua anima è in pace?
Otranto è splendida, abbacinante, bianca di pietre e blu di mare; Santa Maria di Leuca è "de finibus terrae", e i bimbi possono (finalmente) godersi un meritato bagno. Dal Santuario di Santa Maria di Leuca una splendida vista su di uno specchio d'acqua infinito.
Caldo, fa caldo.
4° giorno: Lecce -> Gallipoli -> Salina Monaci -> Lecce
140 km, di cui 50 su strade a scorrimento veloce
Gallipoli mi ha deluso. Mia moglie la difende dicendo che forse è la più vera e la meno turistica delle cittadine visitate, ma io rimango perplesso.
La lascio senza grandi rimpianti (eppure ne nasconde di cose nel suo centro storico!) e mi dirigo a nord: Punta Prosciutto, lunga striscia di sabbia e dune dove godere un bagno ristoratore in un mare trasparente e puntata alla riserva naturale della Salina Monaci, ora abbandonata.
5° giorno: Lecce -> Ostuni -> Locorotondo -> Alberobello
130 km, di cui 70 su strade a scorrimento veloce
Ostuni, la città bianca, tiene fede al suo nome, ed è da vedere, assolutamente! Oltre al centro, ricordate di fare un giro sotto le mura. Da Ostuni si entra nella Valle d'Itria, e il gioco è facile: chi avvisterà il primo trullo? Dopo qualche chilometro, però, ci si rende conto che i trulli sono una novità solo per i turisti. :)
Tappa, quindi, a Locorotondo per un caffè in piazza e una passeggiata nel centro (merita); da qui si gode una vista impagabile sulla campagna circostante, assai diversa da quella che ci ha accompagnato nel leccese.
Nel pomeriggio, rapida puntata a Polignano a Mare: non l'avevamo programmata, ma ne è valsa la pena e la consiglio senza alcun timore.
6° giorno: Alberobello -> Grotte di Castellana -> Martina Franca -> Alberobello
70 km, di cui 15 su strade a scorrimento veloce
Alberobello è stato il nostro "campo base" per due notti. A posteriori, consiglio di pernottare a Locorotondo o a Martina Franca, poco distanti. Alberobello è, infatti, troppo commerciale (almeno Rione Monti, che conta circa 1000 trulli): sembra di essere a Disneyland, a Gardaland, a Mirabilandia (scegliete un po' voi), anche se l'esperienza di dormire in un trullo è molto divertente (e poi, di notte, il quartiere si spopola ed è piacevole girovagare per le stradine deserte). Detto questo, merita sicuramente una sosta: da vedere Rione Aia Piccola, zona di trulli non infestata dalle attività commerciali, e il "trullo sovrano".
L'ingresso alle Grotte di Castellana costa un bel po' (15 euro a testa nel 2012, bimba di sei anni e un mese compresa), la guida è inevitabile ma pressochè inutile quanto a spiegazioni, ma la Grotta Bianca (al termine del percorso più "lungo" da 1,5 km) è tra le cose da vedere almeno una volta nella vita. Martina Franca è bella e ricca; merita una visita e può essere una valida alternativa ad Alberobello per pernottare in Val d'Itria.
7° giorno: Alberobello -> Castel del Monte -> Trani
114 km, di cui 80 su strade a scorrimento veloce
Questa tappa mi ha regalato due graditissime sorprese: Castel del Monte e Trani.
Castel del Monte mi aspettavo che fosse bello, ma dal vivo è più imponente di quanto mi potessi aspettare. Sospeso tra terra e un cielo intenso, domina da una parte le campagne pugliesi e dall'altra il mare. A giudicare dalle dimensioni dei parcheggi, è vivamente sconsigliata la visita in agosto!
Ed eccoci a Trani, ultimo nostro pernotto in terra pugliese. Si dice Trani e si pensa, giustamente, alla sua Cattedrale. Ma Trani è anche le viuzze del centro (strette, non fidatevi del navigatore che finirete incastrati), piazze ricche di locali, i ristoranti lungo il porto. E in uno di questi locali, "Pandicucco", abbiamo cenato benissimo.
8° giorno: Trani - Roma
410km, di cui 320 su strade a scorrimento veloce
Rientro a Roma con un tappone veloce: i 40° esterni e una grigia foschia rivelatrice di umidità afosa non invitano a soste.
State pensando ad una vacanza in Puglia? Andateci, non ve ne pentirete.
Ciao
Giovanni B.
Questo è l'itinerario che abbiamo percorso nell'estate 2012: 8 giorni e 1600 chilometri circa, partenza e rientro a Roma. Con due bambini, a quel tempo, di sei e tre anni al seguito che, devo ammetterlo, sono stati bravissimi.
Otranto |
1° giorno: Roma -> Matera
470 km, di cui 400 su strade a scorrimento veloce
Avevamo pensato a Matera (che non è in Puglia, lo so) come ad una tappa di passaggio: si arriva nel pomeriggio, si visitano i famosi "sassi" e poi, via!, il giorno dopo si riparte.
Col senno di poi, un pomeriggio non è assolutamente sufficiente per questa città. Ne servono almeno due: uno per i "sassi" e per la "Matera" sotterranea, l'altro per le Chiese rupestri e per vagare un po' per il centro. Se nel centro, nonostante il caldo, si respira sempre (una volta le città le sapevano costruire veramente a regola d'arte), per visitare le Chiese rupestri è meglio pensare ai mesi primaverili, o di inizio autunno. Se cercate un B&B, noi abbiamo soggiornato a "La casa di Ele", ed è stata un'esperienza da superlativi.
I "sassi" di Matera (che non è in Puglia, ma è una tappa bellissima) |
2° giorno: Matera -> Lecce
180 km, di cui 120 su strade a scorrimento veloce
Il tragitto da Matera a Lecce è godibilissimo: dalle montagne Lucane si passa al mare di Taranto, per immergersi poi nella campagna leccese. Terra rossa, stoppie gialle o nere, bruciate, olivi secolari. Indimenticabile.
Lecce, poi, è una sorpresa: tutti ti dicono che è bella, ma nessuno ti dice che è COSI' bella. Pulita, vivace, ricca, elegante. Bella, insomma.
Lecce, Piazza Duomo |
3° giorno: Lecce -> Otranto -> Santa Maria di Leuca -> Lecce
165 km, di cui 53 su strade a scorrimento veloce
E' la tappa "locale" più impegnativa: tanti chilometri su di una strada costiera piuttosto tortuosa. Ma a destra c'è un muro di rocce grige, erba bruciata dal sole, alberi contorti dal vento, a sinistra un mare immenso: come possono pesare i chilometri se la tua anima è in pace?
Otranto è splendida, abbacinante, bianca di pietre e blu di mare; Santa Maria di Leuca è "de finibus terrae", e i bimbi possono (finalmente) godersi un meritato bagno. Dal Santuario di Santa Maria di Leuca una splendida vista su di uno specchio d'acqua infinito.
Caldo, fa caldo.
Otranto |
Santa Maria di Leuca |
4° giorno: Lecce -> Gallipoli -> Salina Monaci -> Lecce
140 km, di cui 50 su strade a scorrimento veloce
Gallipoli mi ha deluso. Mia moglie la difende dicendo che forse è la più vera e la meno turistica delle cittadine visitate, ma io rimango perplesso.
La lascio senza grandi rimpianti (eppure ne nasconde di cose nel suo centro storico!) e mi dirigo a nord: Punta Prosciutto, lunga striscia di sabbia e dune dove godere un bagno ristoratore in un mare trasparente e puntata alla riserva naturale della Salina Monaci, ora abbandonata.
Il porto di Gallipoli |
Salina Monaci |
5° giorno: Lecce -> Ostuni -> Locorotondo -> Alberobello
130 km, di cui 70 su strade a scorrimento veloce
Ostuni, la città bianca, tiene fede al suo nome, ed è da vedere, assolutamente! Oltre al centro, ricordate di fare un giro sotto le mura. Da Ostuni si entra nella Valle d'Itria, e il gioco è facile: chi avvisterà il primo trullo? Dopo qualche chilometro, però, ci si rende conto che i trulli sono una novità solo per i turisti. :)
Tappa, quindi, a Locorotondo per un caffè in piazza e una passeggiata nel centro (merita); da qui si gode una vista impagabile sulla campagna circostante, assai diversa da quella che ci ha accompagnato nel leccese.
Nel pomeriggio, rapida puntata a Polignano a Mare: non l'avevamo programmata, ma ne è valsa la pena e la consiglio senza alcun timore.
Ostuni, le mura bianche |
Locorotondo |
Polignano a Mare |
6° giorno: Alberobello -> Grotte di Castellana -> Martina Franca -> Alberobello
70 km, di cui 15 su strade a scorrimento veloce
Alberobello è stato il nostro "campo base" per due notti. A posteriori, consiglio di pernottare a Locorotondo o a Martina Franca, poco distanti. Alberobello è, infatti, troppo commerciale (almeno Rione Monti, che conta circa 1000 trulli): sembra di essere a Disneyland, a Gardaland, a Mirabilandia (scegliete un po' voi), anche se l'esperienza di dormire in un trullo è molto divertente (e poi, di notte, il quartiere si spopola ed è piacevole girovagare per le stradine deserte). Detto questo, merita sicuramente una sosta: da vedere Rione Aia Piccola, zona di trulli non infestata dalle attività commerciali, e il "trullo sovrano".
L'ingresso alle Grotte di Castellana costa un bel po' (15 euro a testa nel 2012, bimba di sei anni e un mese compresa), la guida è inevitabile ma pressochè inutile quanto a spiegazioni, ma la Grotta Bianca (al termine del percorso più "lungo" da 1,5 km) è tra le cose da vedere almeno una volta nella vita. Martina Franca è bella e ricca; merita una visita e può essere una valida alternativa ad Alberobello per pernottare in Val d'Itria.
I trulli di Alberobello |
7° giorno: Alberobello -> Castel del Monte -> Trani
114 km, di cui 80 su strade a scorrimento veloce
Questa tappa mi ha regalato due graditissime sorprese: Castel del Monte e Trani.
Castel del Monte mi aspettavo che fosse bello, ma dal vivo è più imponente di quanto mi potessi aspettare. Sospeso tra terra e un cielo intenso, domina da una parte le campagne pugliesi e dall'altra il mare. A giudicare dalle dimensioni dei parcheggi, è vivamente sconsigliata la visita in agosto!
Ed eccoci a Trani, ultimo nostro pernotto in terra pugliese. Si dice Trani e si pensa, giustamente, alla sua Cattedrale. Ma Trani è anche le viuzze del centro (strette, non fidatevi del navigatore che finirete incastrati), piazze ricche di locali, i ristoranti lungo il porto. E in uno di questi locali, "Pandicucco", abbiamo cenato benissimo.
Castel del Monte |
Trani |
8° giorno: Trani - Roma
410km, di cui 320 su strade a scorrimento veloce
Rientro a Roma con un tappone veloce: i 40° esterni e una grigia foschia rivelatrice di umidità afosa non invitano a soste.
State pensando ad una vacanza in Puglia? Andateci, non ve ne pentirete.
Ciao
Giovanni B.
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