Mi scrive Ena: "ho di recente discusso animatamente di Luigi Ghirri con tuo fratello. Tu che ne pensi di lui?" Che ne penso, io, di Luigi Ghirri? Penso che abbia realizzato quello che lui stesso scrisse su di una sua fotografia nel 1981: "... chiunque possieda un apparecchio fotografico, anche il più modesto, potrà pervenire, talvolta, a grandi risultati, d'arte, di poesia." Certo, nella sua enorme produzione fotografica (qui trovi alcuni dei suoi libri) ci sono fotografie che prediligo ad altre, ed alcune che proprio non capisco, ma a Ghirri invidio l'incredibile capacità di vedere l'arte nei paesaggi (o meglio, negli ambienti e nelle situazioni) quotidiani. Ancora, cosa gli invidio? Il senso del ritmo, delle proporzioni e degli equilibri, talmente innato - nelle sue fotografie - che non lo noti finchè non ti trovi a domandarti " ma cosa rende questo situazione così banale una fotografia così speciale?" . Talmente innato che le...
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