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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

Fotografie dalla Route 66. Un viaggio di Francesco Algeri

Un viaggio alla scoperta della Route 66, con la Fuji X-E2s, il 18mm e il 27mm. Testo e foto di Francesco Algeri . Missouri | © Francesco Algeri E' pop, estremamente kitsch, un contrasto continuo e un continuo eccesso, un’esagerazione di stili ed uno stile unico allo stesso tempo. Le piantagioni di mais nell’Illinois, i saliscendi del Missouri e le pianure dell’Oklahoma. La natura che stupisce e una balena stupefatta a Catoosa. E' Elvis dentro una Dodge mentre mangi un gelato senza un perché. L’insegna di un “Cafè” in mezzo al nulla. Il Texas, la carne e Amarillo. Una ghost town ed una strada senza uscita. Una foresta pietrificata nel nulla e una giungla di automobili nella città degli angeli. E poi ancora colori, polvere e strade infinite. E’ America, in tutto e per tutto: quel che rimane della Route 66 è l’esatta sintesi di ciò che amo e odio degli Stati Uniti. Esistono dei luoghi che mantengono la sostanza dei sogni anche quando li abbiamo raggiunti ed è questa la s...

Merril vs Balthus e la censura del politicamente corretto

Per questo fine settimana ti segnalo un articolo, bello e stimolante come raramente mi è capitato: Balthus, la censura e l'anestetizzazione della vita , di Andrea Bocchiola. Lo spunto è la petizione della signora Merril contro il dipinto "Thérèse rêvant" di Balthus , ma questo spunto diventa rapidamente un pretesto per riflettere sulla novità artistica, sull'opera d'arte, sulla censura implicita nel politicamente corretto, e sul male di vivere che in realtà si chiama vita. E' una lettura breve, ma intensa, utile anche per chi ritiene di non avere alcun punto di contatto con il mondo dell'arte (e che, quindi, probabilmente non legge questo post; fagli una cortesia, giragli il link). Art molotov, Ycy and Sot Sfato subito un falso e diffusissimo mito: è un testo che trovo interessante non perché lo condivido in pieno, ma perché mi ha obbligato a rallentare, a leggerlo più e più volte, con calma, annotandomi idee sul margine del foglio (sì, l'h...

Un esercizio per le vacanze di Natale: la personal photography

Per le imminenti vacanze di Natale ti suggerisco questo esercizio: prova a fotografare alcuni momenti della giornata che condividi con le persone cui vuoi bene. La chiamano personal photography , e in inglese tutto fa sempre un'altra impressione; alla fine, però, si tratta semplicemente di fotografare quello che ami, le persone che desideri avere attorno, i luoghi che per te sono importanti, gli eventi e le cose che appartengono alla tua vita Della personal photograpy ho già parlato più volte, è un tema fotografico che sento tantissimo. Questa volta ci concentriamo sulle persone che amiamo avere accanto a noi; che sia la moglie o il marito, i genitori o i figli, il fidanzato o le amiche di sempre (o viceversa), non ci sono regole particolari da rispettare, se non queste due: evita le foto in posa e privilegia le situazioni spontanee cerca di bloccare quel momento che sintetizza tutta la situazione Un suggerimento? Tieni la macchina fotografica a portata di man...

Luminarie di Natale a Napoli

Dicembre 2017 Luminarie di Natale, "ovviamente" a Napoli. E sono curioso di sapere se i numeri (ricordo il 25, il 10, il 28-90-16 della foto,  il 18, il 77 e, mi pare, il 71, il 48, il 23 e qualche altro) sono stati scelti a caso, oppure no. Ok, il 25 è il per Natale, ma gli altri? Quando scrivo che mi manca la "luce di Napoli" non intendo questo; però non posso dire che mi sia dispiaciuto trovarmi questa luminaria davanti, nè che abbia maledetto la pioggia che mi ha regalato i riflessi sulla pietra. :) E piazza del Municipio, dopo la sistemazione di un paio di anni fa, con la fontana del Nettuno che troneggia in mezzo, è semplicemente bella. Ciao Giovanni B.

Vincenzo Noletto, l'intervista che mancava a Humans of Naples

Cosa succede quando, finalmente, a Napoli riesci ad incrociarti con Vincenzo Noletto? Succede che, una volta tanto, le famose quattro domande di Humans of Naples sono io a farle. E a Vincenzo tocca rispondere. Vincenzo, questa è l'intervista che fino ad ora, inevitabilmente, mancava a Humans of Naples. Le domande le conosci, ma questa volta sono io a fartele. Iniziamo: qual è la cosa più bella che hai fatto nella tua vita? Mi viene da dire "imparare ad andare in moto" perché, se non avessi imparato ad andare in moto, non avrei fatto un sacco di esperienze legate al viaggio, legate anche al pensare, allo staccare da tutto. Per esempio, sono stato per quattro anni senza moto, quindi non ho potuto vivere la moto e mi sono rinchiuso, ovviamente, in una macchina. Andavo e venivo dal lavoro e, così, tante cose te le perdi, le fai per routine, ti dimentichi pure di quello che c'è per strada; quando poi ho ripreso la moto, pure il tragitto casa-lavoro è diventato diver...

Composizione, ecco cosa ho imparato da Marc Riboud

Qualche ho iniziato ad affrontare il tema della composizione di una fotografia ho scelto di partire da una lunga e bella intervista di Joel Meyerowitz (che ho pure tradotto, quindi la puoi leggere tranquillamente in italiano): quando penso alle mie fotografie, capisco che il mio interesse non è stato quello di identificare una singola cosa, ma di fotografare le relazioni tra le cose; la relazione insospettabile, la relazione tacita, la relazione incombente, ci sono tutte queste variabili se si sceglie di guardare in questo modo. Qualcosa di simile è stato detto, e la cosa non mi stupisce, anche da Marc Riboud : Io cerco relazioni nello spazio, tra elementi che interagiscono, in modo che l’insieme dica qualcosa. Una sorpresa visiva, con un’organizzazione della forma. Trovo interessante l'accento posto da Riboud sull' organizzazione della forma , l'azione consapevole del fotografo che fa interagire gli elementi nello spazio dando significato all'insieme. E la foto ...

La 'ndocciata, la festa del fuoco di Agnone

La 'ndocciata, recita wikipedia è un evento tradizionale che si svolge il 24 dicembre ad Agnone, in provincia di Isernia, costituito da una sfilata di enormi fiaccole (costruite artigianalmente con tronchi d'abete), lungo il corso del paese Queste enormi fiaccole si chiamano ndocce , da cui il nome 'ndocciata, e sono portate sulle spalle dai portatori, vestiti con la tradizionale cappa di lana nera; uno dietro l'altro, trasformano il corso di Agnone in un suggestivo fiume di fuoco. Non solo il 24 dicembre: la 'ndocciata si svolge infatti anche l'8 dicembre, in occasione dell'Immacolata, e quest'anno c'ero anch'io. :) Come puoi immaginare,  per chi ama la fotografia è una cosa straordinaria: il fumo, le ampie cappe nere dei portatori, le fiamme delle torce, le scintille che volano ovunque, le braci lungo la strada... ci sono tutti gli elementi per scattare, scattare, scattare... Io, che mediamente in un giorno di vacanza scatto poco ...

La fotografia e la fuga dalla menzogna dell'immortalità

Viviamo nell'illusione dell'immortalità, dando per scontato ogni prossimo secondo della nostra giornata e che il domani sarà quantomeno uguale all'oggi. E in questa menzogna si annida la noia, l'ansia, il male di vivere e la ricerca ossessiva di futili obiettivi. Per liberarsi da questa illusione è necessario accettare il fluire del tempo. Le conseguenze mi sembrano evidenti: quando ogni singolo secondo, nostro o altrui, non è più scontato, diventa un dono prezioso che non può essere sprecato. Le conseguenze sulle nostre fotografie, perchè fotografiamo e cosa fotografiamo, mi sembrano evidenti. Ciao Giovanni B. PS: se non sai che pensare, condividi! :)