Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2009

Il Gran Pavese di Napoli

Passeggiando per le strade di Napoli, con i panni stesi ad asciugare in questo vicolo che ricordano il Gran Pavese di un vascello. La macchina fotografia è la Holga 120 CFN, il sistema più economico per potere utilzzare pellicole medioformato, e la pellicola una Agfa Scala. Ciao Giovanni B.

Intervista a Elio Ciol

Su Avvenire di domenica è stata pubblicata una bella intervista al fotografo friulano Elio Ciol (vedi qui tutti i suoi libri ), che oggi compie 80 anni. Tra le cose che mi hanno colpito, questa: Il digitale rende ancora più della pellicola. Vede più in profondità e riesce a riprodurre perfettamente tutte quelle gradazioni dei toni nelle ombre che invece la pellicola schiacciava Elio Ciol, Prima del temporale, 1963 Affermazione per me stupefacente e interessante: ho sempre sentito affermare il contrario (la presunta incapacità del digitale di riprodurre i "toni" dei neri) e, a quanto pare, non ho l'occhio sufficientemente allenato per poter confermare o smentire. Comunque, buon compleanno signor Ciol. Giovanni B.

Il futuro del fotogiornalismo

Ancora a commento dell'articolo, apparso su Fotografia & Informazione, " Non mi fotografi, prego!" , di Luca Zennaro. Il fotogiornalista scrive: "... proprio nelle scorse settimane il collega Amedeo Vergani ha aperto un dibattito, rilanciato dalla Fnsi, che ha avuto ampia eco su molti siti specializzati, ponendo una domanda sulla quale aveva dibattuto a lungo la Federazione Internazionale dei Giornalisti riunita a Parigi nel dicembre scorso: la professione di fotogiornalista è, come i panda, a rischio di estinzione? Molti motivi porterebbero a questa conclusione. I più importanti: l'insufficiente tutela da parte degli organismi di categoria; la tendenza all'espulsione dagli staff redazionali dei fotogiornalisti contrattualizzati; il blocco e la verticale caduta delle tariffe pagate ai liberi professionisti grazie alla politica di mercato praticata da agenzie fotografiche sempre più aggressive; la diffusione di collaboratori giornalisti che spesso a ...