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Ritratto fotografico, ecco cosa ho imparato da Tyler Shields

Tyler Shields. Non lo metto tra i miei fotografi preferiti: è un provocatore, e questo mi piace, ma la sua voglia di provocare a volte sconfina nel cattivo gusto o, peggio, nel banale. E il banale, più ancora che il cattivo gusto, mi infastidisce come poche altre cose. (Guarda le sue foto sul suo profilo Instagram).


Un parere personale, ovviamente, e sicuramente condiviso da pochi altri visto il suo successo; parere personale a parte, Tyler Shields il suo lavoro lo sa fare e nel suo video ho trovato diversi spunti per lavorare su di un certo stile di ritratto fotografico (la traduzione dei punti per me più interessanti la trovi dopo il video).


Ritratto fotografico, quindi. Ecco le parti che mi sono sottolineato:
00.20 tutti i grandi ritratti parlano di emozioni. E' veramente semplice scattare la fotografia del volto di una persona ma realizzare un ritratto emotivo di una persona è un affare completamente diverso 
01.56 la mancanza di una regia è il problema più sentito da chi viene ritratto. Devi guidare il tuo soggetto, in ogni momento, come mettere il piede, dove mettere il dito, devi tenere sotto controllo anche le cose che non rientrano nell'inquadratura, devi aiutarli. Quando realizzi un ritratto, la persona si mette a tua completa disposizione, quindi ogni singolo aspetto deve essere sotto il tuo controllo. 
03:10 devi permettere alle persone di aprirsi e devi metterle a loro agio, e quando una persona è a suo agio ti racconterà tutta la sua vita senza dire una parola 
03:28 realizzare una ritratto fotografico sembra una delle cose più facili da fare, ed è una delle più difficili. Tutti pensano che, alla fine, "oh beh, prendi una persona con una bella faccia e gli scatti una foto", ma realizzare un ritratto che qualcuno esporrà in una galleria, in un museo o nella sua casa è una delle cose più difficili da fare, per me.
Che ne pensi? Coincide con la tua idea di ritratto fotografico?

Ciao
Giovanni B.

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