Panasonic G7, recensione completa: perché sì, perché no

La mia opinione sulla Panasonic G7 la potrei racchiudere in un tweet.
"Pana G7: versatile, personalizzabile, consigliata".
49 caratteri in tutto, me ne rimane ancora qualcuno per gli hastag; in realtà, ne sprecherò qualcuno di più per spiegare perchè mi è piaciuta la G7, e anche cosa non mi è piaciuto.


Permettimi una premessa: ho sempre amato la "serie G" di Panasonic, a partire dalla Panasonic G5, una delle prime fotocamere recensite.
La Panasonic G6 era stata una naturale evoluzione del progetto: tremendamente valida, un po' meno emozionante.
La Panasonic G7 è il modello della maturità (in attesa di essere smentito quando proverò la G8, ovviamente!)

Rispetto ai modelli precedenti ha linee più squadrate, dimensioni leggermente maggiori, una seconda ghiera sulla destra del mirino (per impostare l'autoscatto o gli scatti multipli); l'impugnatura, inoltre, è leggermente più pronunciata.
Per il resto, la filosofia rimane la stessa: la Panasonic G7 è, come i modelli precedenti, una fotocamera piacevole e facile da usare.
Piacevole perché non si "intromette" tra fotografo e soggetto, facile perché tutti gli ammennicoli sono studiati per permettere al fotografo di concentrarsi sullo scatto e non sulla fotocamera.



E' evidente: la G7 mi piace. Per tanti motivi.
Penso, anzitutto, al fantastico monitor tattile, completamente orientabile e sempre ben visibile, che permette di selezionare il punto di messa a fuoco e di scattare con un solo tocco, e al sistema autofocus, profondamente personalizzabile per adattarsi alle diverse situazioni di scatto.


In secondo luogo è, senza dubbio, una della fotocamere più versatili tra tutte quelle che ho provato. Nel senso sia che la puoi usare in diverse situazioni, dalla foto del fiore all'azione sportiva, sia che è adatta all'appassionato di fotografia così come all'appassionato di riprese video (laddove ci sono concorrenti che offrono straordinarie prestazioni fotografiche e mediocri video, o ottimi video e fotografie un po' standard).


Altro elemento degno di nota è il mirino elettronico: non siamo ai livelli della Fuji X-T1 (che è anche su di una fascia di prezzo diversa), ma parliamo di un'ottima realizzazione.
Indubbiamente, poi, è pensata e costruita con cura. Una piccola chicca: anche con l'aggancio del treppiede è possibile aprire lo sportellino per la sostituzione della batteria e della scheda di memoria. Sono i particolari che fanno la differenza! :)



Da ultimo, ed è uno degli aspetti che mi piace di più di questa G7, la possibilità di personalizzare ogni singola ghiera, leva o pulsante. Questo significa che, perdendoci una mezz'oretta, poi hai in mano una macchina "cucita su misura" sulle tue esigenze ed abitudini.
E' un po' strano, se vuoi: l'elemento che più apprezzo in questa fotocamera è un aspetto non fotografico.
Ma c'è, ovviamente, un motivo: in questi anni raramente ho trovato fotocamere deludenti quanto a resa agli alti iso, gamma dinamica, scatto a raffica etc. OK, ce ne sono di migliori e di peggiori, ma tutte quelle che ho provato, compatte escluse! 😉, sono più che adeguate alle esigenze di un appassionato.
Quindi, per quello che mi riguarda, la differenza oggi la fa anche l'ergonomia (e, guarda caso, per me ho scelto una X-E1, che fa video... beh, lasciamo perdere! e ha un AF appena accettabile ma, quando voglio fotografare, "mi calza a pennello").



Tutto bene? Quasi. Non ho apprezzato particolarmente l'obiettivo in kit.
Che, per carità, fa bene il suo dovere, ma è piuttosto... "cheap". Fuji, tanto per parlare di cose che conosco, come ottica "standard" ha messo uno zoom 18-55 che è uno spettacolo da usare ed è uno spettacolo da vedere.
Vabbe', esagero un po', ma spero di renderti così la mia impressione: guardi l'insieme "Fuji X + obiettivo" e dici "wow". Con la G7, l'obiettivo ti fa pensare di avere tra le mani una fotocamera un po'... "cheap". E voglio che ti sia chiaro che non è così!
E pensare che, per farmi contento, sarebbe bastato un innesto in metallo e una finitura un po' meno plasticosa. Più in linea con le finiture della G7, ecco!
Perchè poi, nell'utilizzo pratico, quello che deve fare lo fa bene (senza gridare al miracolo, ma bene).


Quindi, se ti prendi la G7, tienti l'ottica in kit (che, ribadisco, fa più che bene tutto quello che deve fare) fino a che non hai rimesso un po' di soldi da parte ma poi (appena possibile, subito!) regalale un obiettivo: ci sono tante belle ottiche, Panasonic e non, tra cui scegliere, che la G7 sarà in grado di sfruttare a fondo.

In sintesi: la G7 è una fotocamera completa e convincente, ed è un bel passo avanti rispetto alla G6. Che, pure, mi era piaciuta :)


Questo è tutto!
Ciao
gio.b

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