Siamo nati con la televisione in bianco e nero, col cinema in bianco e nero, tutti tutti al 99,99% i nostri maestri erano fotografi di bianco e nero quindi avendo succhiato l'arte in bianco e nero non potevo che fare bianco e nero. Perché secondo me il colore distrae. Distrae perché se io fotografo delle persone e una è vestita di rosso, puoi essere sicuro che nella fotografia si nota, salta fuori di più quella signora vestita di rosso e non i visi delle persone che sono la cosa più importante. (Gianni Berengo Gardin, minuto 3.09 di questa affascinante intervista).
E, in un'altra intervista con Michele Smargiassi:
Il colore distrae. Un cielo azzurro brillante sistema molte cose. Il libro che dedicai a Venezia, nel '62, era in bianco e nero, ma quella Venezia ora sembra irreale. Il bianco e nero dà quello scarto rispetto alla visione naturale che ti costringe a guardare meglio.
Ciao
Giovanni B.
Giovanni B.
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