Post produzione di una foto, cosa ho imparato da Fan Ho

Questa è una foto che mi fa riflettere. L'ha realizzata nel 1954 Fan Ho, tra i fotografi uno dei grandi, il cui nome viene talvolta associato anche alla street photography.

Fan Ho - Approaching Shadow - Hong Kong 1954
La ragazza ha il capo chino e l'ombra incombe su di lei.
Il fotografo voleva
esprimere il concetto che la giovinezza della ragazza sarebbe svanita, e che ognuno ha lo stesso destino (cit. Riccardo Perini)
e ha costruito la foto di conseguenza: ha chiesto alla cugina di appoggiarsi al muro, le mani dietro la schiena, il volto basso, e in camera oscura ha aggiunto l'ombra che scende lungo il muro.

Non è solo una foto in posa, è anche una foto costruita in camera oscura. Senza quel triangolo d'ombra la foto avrebbe tutt'altra forza, quanto meno tutt'altro significato.
Comportamento giusto? Comportamento sbagliato?

Rispondo a queste domande con due citazioni, già proposte in passato (e sulle quali, quindi, avrei già dovuto riflettere):
  • la prima è di Eugene Smith: Perché dovrei rispettare regole che non ho scritto?
  • la seconda è di Steve Jobs: Non lasciatevi intrappolare dai dogmi!
La foto è tua, puoi farne ciò che vuoi.

Ciao
Giovanni B.

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