Adobe ha presentato qualche settimana fa Project Indigo con un articolo piuttosto anonimo sul suo blog ("Project Indigo - a computational photography camera app"): si tratta di un'app fotografica pensata per ridurre il divario tra le immagini prodotte da uno smartphone e quelle ottenibili con una fotocamera dedicata. A giudicare dalle foto pubblicate (consultabili qui, è consigliato l'utilizzo di Chrome e di un monitor HDR compatibile), l'app è veramente interessante.
![]() |
Fotografia realizzata con l'app Indigo. L'immagine è stata ridimensionata, per vedere l'originale clicca qui. |
L'app, già disponibile gratuitamente sull'Apple App Store (è prevista anche una versione Android), offre:
- il controllo manuale completo dei parametri di scatto (apertura del diaframma, tempo, ISO, compensazione dell'esposizione, bilanciamento del bianco, messa a fuoco);
- un look delle immagini più "naturale" e vicino a quello delle fotocamere SLR, evitando gli eccessi di luminosità, contrasto e saturazione tipici degli smartphone;
- immagini più pulite, soprattutto in condizioni di luce scarsa, e con una maggiore ricchezza di dettagli grazie all'uso esteso della fotografia computazionale;
- la possibilità di salvare in formato DNG anche le foto ottenute con i processi di fotografia computazionale. Questi file offrono una gamma dinamica superiore (16 bit per colore) rispetto ai JPEG (8 bit), garantendo più flessibilità in fase di editing. Sono inoltre più leggeri dei file ProRAW di Apple, senza perdite di qualità, e disponibili anche su iPhone non "Pro".
![]() |
La foto a sinistra è stata realizzata con un iPhone in condizioni di scarsissima luminosità. A destra la foto ottenuta nelle stesso condizioni di luce con l'app Indigo, che ha combinato 32 scatti per eliminare il rumore e salvare i dettagli. L'originale è disponibile qui. |
L'app è stata sviluppata dal team Nextcam di Adobe, in cui lavora anche "quel" Marc Levoy che anni fa, con la sua Pixel Camera, aveva mostrato tutto il potenziale fotografico degli smartphone programmando l’intera pipeline, dal sensore al processore d’immagine.
L'app beneficia inoltre dell'ecosistema Adobe: troviamo, ad esempio, la funzione di rimozione dei riflessi (utile quando si fotografa un oggetto dietro una vetrina) e la possibilità di richiamare direttamente Lightroom per l'editing della foto.
Come già detto, l'app Project Indigo è già disponibile gratuitamente sull'Apple Store, ma è compatibile solo con i modelli più recenti, dotati di un'adeguata capacità di memoria: iPhone 12/13 Pro & Pro Max e le serie iPhone 14, 15 e 16. Al momento non ci sono indicazioni sui tempi di rilascio né sui requisiti minimi della versione Android.
Io ho un iPhone 12, quindi non supportato; se riuscite a scaricare l'app e provarla, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Ciao,
Giovanni
Commenti
Posta un commento