Alessio ha 17 anni e, beh, in tutto e per tutto sembra un ragazzo della sua età. Mentre chiacchiero con papà Francesco se ne sta educatamente seduto in silenzio; ogni tanto tira fuori il cellulare, guarda qualcosa e scrive, poi lo mette via e aspetta pazientemente il suo turno.
Alessio ha, però, ben poco in comune con i ragazzi della sua età, anche se non lo ammette ("non mi piace fare confronti" mi dice, e chiude l'argomento): a 17 anni ha già 65 incontri di Muay Thai sulle spalle (di cui 30 da professionista), in Italia e all'estero, Thailandia e Cambogia comprese.
Che non si senta speciale lo si capisce da come mi guarda mentre gli faccio le mie domande: io sono curioso di capire come un ragazzo di 17 anni vive il fatto di essere un campione di questo sport, quali sacrifici deve fare, se non ha rimpianti ("no, no ho rimpianti, faccio la mia vita e mi piace"), cosa prova a salire sul ring, e mi accorgo che lui non capisce il senso di queste mie domande. Per lui, a 17 anni è normale essere salito sui più importanti ring in tutto il mondo; è normale confrontarsi con atleti più grandi di lui; è normale salire su di un aereo e andare in Cambogia o in Thailandia a combattere o a perfezionare la tecnica; è normale allenarsi tante ore al giorno. "Mi alleno, vado a scuola e il fine settimana, se c'è un po' di tempo, sto con la mia ragazza o mi dedico al motocross, che è la mia passione". Come, appunto, un qualsiasi ragazzo di 17 anni.
Parliamo del match di Enfusion del prossimo 23 marzo, di cosa si prova ad essere uno dei "new talent" più attesi: "Sarà una bella serata, un bel galà. Sono rilassato, penso a fare un bel match, a salire sul ring e a combattere".
Ecco, cosa spinge un ragazzo di 17 anni a salire su di un ring per combattere?
"Combatto per me stesso, per ottenere buoni risultati in questo sport, e per il mio futuro; un domani mi piacerebbe diventare un maestro di Muay Thai. Dopo tutti gli anni passati ad imparare e a combattere mi piacerebbe anche insegnare, trasmettere quello che ho raccolto".
E perchè, tra tutti gli sport da combattimento, proprio la Muay Thai?
"Perchè, secondo me, è la più completa di tutti. E' una disciplina sportiva ma ha anche un suo lato spirituale e filosofico. Non c'è solo il combattimento, ma una spritualità che influenza tutte le mie giornate".
Alessio ha, però, ben poco in comune con i ragazzi della sua età, anche se non lo ammette ("non mi piace fare confronti" mi dice, e chiude l'argomento): a 17 anni ha già 65 incontri di Muay Thai sulle spalle (di cui 30 da professionista), in Italia e all'estero, Thailandia e Cambogia comprese.
Che non si senta speciale lo si capisce da come mi guarda mentre gli faccio le mie domande: io sono curioso di capire come un ragazzo di 17 anni vive il fatto di essere un campione di questo sport, quali sacrifici deve fare, se non ha rimpianti ("no, no ho rimpianti, faccio la mia vita e mi piace"), cosa prova a salire sul ring, e mi accorgo che lui non capisce il senso di queste mie domande. Per lui, a 17 anni è normale essere salito sui più importanti ring in tutto il mondo; è normale confrontarsi con atleti più grandi di lui; è normale salire su di un aereo e andare in Cambogia o in Thailandia a combattere o a perfezionare la tecnica; è normale allenarsi tante ore al giorno. "Mi alleno, vado a scuola e il fine settimana, se c'è un po' di tempo, sto con la mia ragazza o mi dedico al motocross, che è la mia passione". Come, appunto, un qualsiasi ragazzo di 17 anni.
Parliamo del match di Enfusion del prossimo 23 marzo, di cosa si prova ad essere uno dei "new talent" più attesi: "Sarà una bella serata, un bel galà. Sono rilassato, penso a fare un bel match, a salire sul ring e a combattere".
Ecco, cosa spinge un ragazzo di 17 anni a salire su di un ring per combattere?
"Combatto per me stesso, per ottenere buoni risultati in questo sport, e per il mio futuro; un domani mi piacerebbe diventare un maestro di Muay Thai. Dopo tutti gli anni passati ad imparare e a combattere mi piacerebbe anche insegnare, trasmettere quello che ho raccolto".
E perchè, tra tutti gli sport da combattimento, proprio la Muay Thai?
"Perchè, secondo me, è la più completa di tutti. E' una disciplina sportiva ma ha anche un suo lato spirituale e filosofico. Non c'è solo il combattimento, ma una spritualità che influenza tutte le mie giornate".
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