Alcune persone hanno storie affascinanti da raccontare, e Davide Armanini è sicuramente una di queste: giovanissimo, al mattino lavora in un mercato rionale romano, a mezzogiorno mangia un panino al volo, poi corre in palestra ad allenarsi.
"Come tanti altri" mi dirai.
"Mica tanto" ti rispondo.
Perchè Davide è il campione del mondo K1 WTKA (una cosa non proprio da tutti) e il pomeriggio, in palestra, si allena per difendere il suo titolo.
La sua è la storia di un successo costruito con tenacia, impegno, determinazione, costanza e sacrificio. Anche se la parola "sacrificio" Davide, mentre parla, non la usa mai, neppure quando racconta che, all'inizio, si allenava "fino a tardi, tornavo a casa verso mezzanotte e, mangiata una cosa, si faceva mezzanotte e mezza. E poi mi svegliavo alle due e mezza per andare ad attaccare i cartelloni". Il turno di allenamento serale era, semplicemente, "un po' scomodo". E' pazzesco, e bello, sentire un ragazzo di 26 anni parlare così.
Impegno mentale e fisico, determinazione ad "allenarsi anche in quei giorni in cui non ne avresti nessuna voglia".
Una bella lezione, detta da una persona credibile.
Queste persone, che hanno il coraggio di portare le proprie passioni fino all'estremo, mi affascinano. Ancora di più quando vivono i loro risultati con umiltà, ti accolgono con un sorriso sincero, non usano mai la parola "successo" e li trovi a sudare sul ring.
Davide Armanini ha difeso, lo scorso 24 marzo a Roma, il titolo di campione del mondo K1 WTKA contro Armen Hovhannisyan, un avversario fortissimo e determinato. Un grande risultato in una serata di grande spettacolo.
Ciao
Giovanni B.
PS: un grazie alla palestra Montesacro Boxe Academy per l'ospitalità e ad Andrea Ferioli, allenatore di Davide, per la disponibilità.
"Come tanti altri" mi dirai.
"Mica tanto" ti rispondo.
Perchè Davide è il campione del mondo K1 WTKA (una cosa non proprio da tutti) e il pomeriggio, in palestra, si allena per difendere il suo titolo.
La sua è la storia di un successo costruito con tenacia, impegno, determinazione, costanza e sacrificio. Anche se la parola "sacrificio" Davide, mentre parla, non la usa mai, neppure quando racconta che, all'inizio, si allenava "fino a tardi, tornavo a casa verso mezzanotte e, mangiata una cosa, si faceva mezzanotte e mezza. E poi mi svegliavo alle due e mezza per andare ad attaccare i cartelloni". Il turno di allenamento serale era, semplicemente, "un po' scomodo". E' pazzesco, e bello, sentire un ragazzo di 26 anni parlare così.
La determinazione è più importante del talentoE mi stupisce sentirlo dire che "la determinazione è più importante del talento" per raggiungere certi risultati; troppo spesso, di fronte ad un nuovo record o ad una vittoria, giustifichiamo tutto con il "talento", come se i risultati fossero solo un dono della genetica, e ci dimentichiamo l'immenso impegno profuso per andare oltre i propri limiti.
Impegno mentale e fisico, determinazione ad "allenarsi anche in quei giorni in cui non ne avresti nessuna voglia".
Una bella lezione, detta da una persona credibile.
Queste persone, che hanno il coraggio di portare le proprie passioni fino all'estremo, mi affascinano. Ancora di più quando vivono i loro risultati con umiltà, ti accolgono con un sorriso sincero, non usano mai la parola "successo" e li trovi a sudare sul ring.
Davide Armanini ha difeso, lo scorso 24 marzo a Roma, il titolo di campione del mondo K1 WTKA contro Armen Hovhannisyan, un avversario fortissimo e determinato. Un grande risultato in una serata di grande spettacolo.
Ciao
Giovanni B.
PS: un grazie alla palestra Montesacro Boxe Academy per l'ospitalità e ad Andrea Ferioli, allenatore di Davide, per la disponibilità.
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