Ieri sera sono saltate fuori le foto che scattai due estati fa nelle Marche. In quel viaggio utilizzai principalmente lo smartphone, un semplicissimo Nexus S, e due app, Vignette e Roidizer, da sempre le mie preferite. Le foto hanno il sapore delle cartoline, senza alcuna pretesa se non quella di documentare dei momenti piacevoli in una regione meravigliosa, tra città famose e paesi meno noti.
Le condivido (cliccate sulle immagini per ingrandirle); magari vi viene qualche idea per un fine settimana nelle Marche.
Ascoli Piceno è stata la prima, fantastica scoperta: inserita unicamente a fini logistici (serviva una tappa nel trasferimento da Roma a Macerata), ci si è mostrata in tutta la sua bellezza di pietra bianca. Ovviamente, Ascoli non è solo le famose "olive ascolane": ma dovevamo brindare all'inizio delle vacanze, e qui le olive hanno veramente tutto un altro sapore. Il vino, probabilmente, era un Pecorino (o un Passerina).
Macerata è una cittadina semplicemente splendida: ricca, elegante, da apprezzare passeggiando oziosamente.
Loreto e il suo Santuario. Bello, ma... beh, ho percepito poco la sacralità del luogo.
Il vino è un Maldicia, dei Conti Leopardi di San Loepardo. Ovvio, siamo a Recanati!
Il Conero, e quindi Sirolo e Numana. E Numana, dove ho passato le estati della mia adolescenza, ha un posto privilegiato nel mio cuore.
A Montelupone siamo capitati per caso una sera, giusto per mangiare. Ed è un paese piccolo e straordinariamente bello, che vale la pena inserire nel proprio itinerario non solo come tappa "enogastronomica".
Cingoli, il "balcone delle Marche". Ma, ad essere onesto, altre città di questa regione offrono scorci altrettanto belli.
Fabriano, bella. Ma i segni della crisi erano palbabili. Spero che in questi due anni le cose siano migliorate, e che questa cittadina sia già tornata a splendere come merita.
Camerino, giusto per citare un altro comune che, oltre a Cingoli, può vantare panorami di notevole bellezza.
E il vino scelto a Camerino è un Verdicchio di Matelica.
Fermo è una città "irta", e va conquistata con un po' di fatica. Ma la vista dalla cattedrale vale la fatica.
E Urbino chiude questa carrellata di foto; non ha bisogno di presentazioni, ma non per questo può essere dimenticata.
Voglia di vacanze? Sì, tanta.
Giovanni B.
Le condivido (cliccate sulle immagini per ingrandirle); magari vi viene qualche idea per un fine settimana nelle Marche.
Ascoli Piceno è stata la prima, fantastica scoperta: inserita unicamente a fini logistici (serviva una tappa nel trasferimento da Roma a Macerata), ci si è mostrata in tutta la sua bellezza di pietra bianca. Ovviamente, Ascoli non è solo le famose "olive ascolane": ma dovevamo brindare all'inizio delle vacanze, e qui le olive hanno veramente tutto un altro sapore. Il vino, probabilmente, era un Pecorino (o un Passerina).
Macerata è una cittadina semplicemente splendida: ricca, elegante, da apprezzare passeggiando oziosamente.
Loreto e il suo Santuario. Bello, ma... beh, ho percepito poco la sacralità del luogo.
Il vino è un Maldicia, dei Conti Leopardi di San Loepardo. Ovvio, siamo a Recanati!
Il Conero, e quindi Sirolo e Numana. E Numana, dove ho passato le estati della mia adolescenza, ha un posto privilegiato nel mio cuore.
A Montelupone siamo capitati per caso una sera, giusto per mangiare. Ed è un paese piccolo e straordinariamente bello, che vale la pena inserire nel proprio itinerario non solo come tappa "enogastronomica".
Cingoli, il "balcone delle Marche". Ma, ad essere onesto, altre città di questa regione offrono scorci altrettanto belli.
Fabriano, bella. Ma i segni della crisi erano palbabili. Spero che in questi due anni le cose siano migliorate, e che questa cittadina sia già tornata a splendere come merita.
Camerino, giusto per citare un altro comune che, oltre a Cingoli, può vantare panorami di notevole bellezza.
E il vino scelto a Camerino è un Verdicchio di Matelica.
Fermo è una città "irta", e va conquistata con un po' di fatica. Ma la vista dalla cattedrale vale la fatica.
E Urbino chiude questa carrellata di foto; non ha bisogno di presentazioni, ma non per questo può essere dimenticata.
Voglia di vacanze? Sì, tanta.
Giovanni B.
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