Panasonic GX7: prova, foto e video

Blocco da pagina bianca: cosa scrivo della Panasonic GX7? E' esattamente come tutte le altre Panasonic già provate: è facile da usare, offre tutto il necessario (e anche di più), è ottima sul fronte fotografico e molto buona sul fronte video (comunque superiore alla concorrenza). Tutto il resto, onestamente, sono chiacchiere.

Procida, Panasonic GX7 + 20mm (200iso, f/2.2, 1/3200s)


Procida, Panasonic GX7 + 20mm (200iso, f/2.8, 1/500s)

Procida, Panasonic GX7 + 20mm (500iso, f/8, 160s)

Procida, Panasonic GX7 + 20mm (200iso, f/1.7, 1/3200)

Napoli, Panasonic GX7 + 20mm (3200iso, f/2, 1/60s)

Procida - Pozzuoli, Panasonic GX7 + 20mm (200iso, f/1.7, 1/8000s)

Rispetto alla GX1, G5 e G6, la Panasonic GX7 monta un nuovo processore accoppiato ad un nuovo sensore d'immagine, e la differenza si percepisce. La qualità dell'immagine è migliorata ulteriormente, ed è ora alla pari con le migliori micro-quattroterzi (per dire, i sensori Canon APS-C sono ben lontani, alle spalle), i colori sono ben calibrati (intensi o delicati, a seconda delle necessità) e si può salire con gli iso senza troppi timori.  Lo dicono i test DxOMark ma, soprattutto, lo dicono le fotografie.

Fonte: DxO Labs

Fonte: DxO Labs

Il corpo è compatto, ma non troppo: le dimensioni sono più o meno quelle della Fuji X-E1/X-E2 che monta, però, un sensore più grande. Tuttavia, complice il desiderio di dotare la GX7 di ogni funzione possibile e immaginabile, e quindi di un ampio mirino e di un sacco di pulsanti personalizzabili, lo spazio per il pollice - quando si impugna la fotocamera - è un po' risicato,e il palmo della mano va sempre a litigare con il passante di destra della tracolla. Sì, sono inezie...

Il dorso della Panasonic GX7

Qualche fastidio in più me l'hanno procurato i tasti sul dorso: poco sporgenti e, per usarli senza staccare l'occhio dal mirino, bisogna prenderci un po' la mano. Anche perché, come già detto, sul dorso della GX7, nello spazio lasciato libero dal voluminoso monitor, c'è una bella densità di pulsanti.

Il grande vantaggio del sensore micro-quattroterzi si vede, invece, nelle dimensioni lillipuziane delle ottiche. "La morte sua" è il Panasonic 20mm f/1.7, che ho usato per i 9/10 della prova. Avevo anche a disposizione il nuovo 14-42mm, ma il 20mm sembra pensato per la GX7 ed è estremamente versatile: panorami, ritratti, qualche scatto ravvicinato o al volo. Perfetto per tutto. A volte l'autofocus va un po' a caccia - avanti e indietro, avanti e indietro - ma non ha mai rappresentato un grande problema.

Procida, Panasonic GX7 + 20mm (200iso, f/4, 1/6400s)

Panasonic GX7 + 20mm (200iso, f/2.8, 1/100s)

Panasonic GX7 + 20mm (200iso, f/2.8, 1/200s)

Panasonic GX7 + 20mm (200iso, f/2.8, 1/80s)

La Panasonic GX7 è l'evidente sintesi di tutta l'esperienza Panasonic nel settore delle mirrorless prosumer: pensate una caratteristica e la GX7 ce l'ha.
WiFi integrato? C'è; funzione NFC? C'è; Monitor basculante? C'è; Pulsanti personalizzabili? Quanti ne volete. E così via.
Ma la cosa più interessante per chi deve fotografare è che si percepisce che tutto quello che c'è sulla GX7 è stato pensato per essere usato, e non solo per fare bella mostra. Prendiamo, a mo' di esempio, il mirino basculante: prima di provarlo lo ritenevo un esercizio tecnico fino a se stesso; quando ho iniziato ad usarlo mi sono reso conto che è molto comodo, non solo per fotografare "dall'alto", ma anche per ridurre i riflessi nel mirino quando c'è molto sole.

E quindi?
Nonostante la ricca dotazione di funzioni, in grado di soddisfare anche il fotoamatore più esigente, la Panasonic GX7 resta una fotocamera semplice e piacevole da utilizzare. E questo, assieme alla buona qualità d'immagine ed alle dimensioni compatte, è per me quello che conta, e sono gli elementi che ti fanno venire voglia di uscire a fotografare.

Ciao
Giovanni B.

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