Una settimana con la Fuji X-A1 in prova

Per una settimana ho avuto a disposizione la Fujifilm X-A1, la seconda Fuji X, dopo la X100, con il sensore con matrice Bayer, solitamente e sbrigativamente definita entry level.


E proprio da questo "entry level" voglio partire, prima di parlare della X-A1: se non ci intendiamo sul suo significato, va a finire che non ci intendiamo neppure sulla macchina.

Secondo i vocabolari consultati,un prodotto entry level è:
a) semplice ed economico
o
b) pensato per essere usato dai principianti.

Il che non è esattamente il caso della Fuji X-A1.

La X-A1, infatti:
a) è indubbiamente la più economica tra le Fuji serie X ad ottiche intercambiabili;
b) ma, per la mia esperienza, non è un prodotto che consiglierei ad un principiante e, viceversa, non lo vedo come un prodotto riservato ai principianti.

Fotografia della Fuji X-A1

Sul primo punto, per fortuna, non c'è nulla da aggiungere: la Fuji X-A1 ha un ottimo rapporto qualità prezzo, in linea con la concorrenza di Sony, Panasonic e Olympus, o addirittura migliore.
Quanto al secondo punto, l'autofocus piuttosto lento (e imprevedibile sopratutto quando la luce è poca), l'assenza del monitor touch screen e della modalità panorama (non sorridete) non la rendono, a mio parere, la scelta ideale per chi passa dallo smartphone ad una macchina fotografica
C'è, però, un "viceversa" molto importante: il prezzo e la collocazione di mercato non devono far pensare che la X-A1 sia una seconda scelta. Infatti, la X-A1 è identica in tutto e per tutto alla X-M1, tranne che per il sensore; è ben costruita; è piacevole da usare; permette di cambiare rapidamente le impostazioni; ha una qualità d'immagine notevole, indubbiamente superiore - quando la luce cala - a quella della concorrenza micro-quattroterzi; i colori quelli brillanti di Fuji; ha un sistema WiFi piuttosto rapido; può usare le ottiche Fujinon XF (che, lo anticipo, migliorano anche le prestazioni del sistema autofocus).

Fotografia di una vetrina, di notte

Fotografia dell'ingresso di un negozio, di sera

In sintesi (così vi potete fermare a leggere qui, e limitarvi a guardare le foto più sotto senza perdervi nei miei ragionamenti), la X-A1 è un'ottima scelta per il fotoamatore appassionato che non ha bisogno di un autofocus estremamente veloce (io, ad esempio, mi metto tra questi), vuole un corpo compatto e ben realizzato, vuole poter usare ottiche di notevole qualità, vuole una fotocamera piacevole da usare (e da guardare) e che, per qualche strana e a me incomprensibile ragione, non ama la resa del sensore X-Trans (sì, ce ne sono, il più famoso dei quali è, probabilmente, Steve Huff. Questione di gusti, tutto qui).

Ed ora, per chi ha voglia di saperne di più, entro un po' nel dettaglio.

A come Autofocus
L'autofocus è la prima cosa a cui penso quando dico che la Fuji X-A1 non la consiglierei ad un principiante. Con l'ottica in kit non eccelle in velocità, e la velocità diminuisce (ovviamente) al calare della luce (ovviamente). Nulla di drammatico, intendiamoci, ma sufficiente a spiazzare un fotoamatore alle prime armi. L'autofocus ha un altro elemento strano: in diverse situazioni mi dava il segnale di messa a fuoco (riqaudro verde) anche quando l'oggetto era chiaramente fuori fuoco e viceversa, mi segnalava la mancata messa a fuoco (riquadro rosso) anche con l'immagine perfettamente nitida. Misteri, ma Fuji ha mostrato, con la X-E1, di riuscire a migliorare le prestazioni dell'autofocus rivedendone gli algoritmi di funzionamento. Inoltre c'è da dire che, sostituendo l'ottica in kit con il ben più performante (e luminoso) zoom XF le cose cambiano visibilmente. Probabilmente con il 35mm f/1.4, estremamente più luminoso, la situazione migliora ulteriormente, ma questo non l'ho potuto verificare.
Comunque, questo è uno dei primi elementi che mi fa pensare che la X-A1 non è una macchina per principianti. Chi ha un po' più di esperienza, infatti, riesce probabilmente a convivere abbastanza serenamente con questo comportamento.
Per il resto, la selezione del punto di messa a fuoco è abbastanza rapida, e la possibilità di cambiare le dimensione del punto di messa a fuoco toglie di impaccio in diverse situazioni.

C come qualità Costruttiva
Ovvio: la X-A1 non può competere con la X-Pro1, dalla quale la separano diversi bigliettoni da cento euro. Ma, rispetto alla concorrenza, anche quella un po' più costosa, che si posiziona bene, molto molto bene: è realizzata con cura e i materiali sono piacevoli al tatto. Lo schermo basculante si muove bene, e solo quando serve. In sostanza, oltre ad essere comoda da usare, è piacevole da guardare.

E come Ergonomia
La Fuji X-A1 copia, in tutto e per tutto, le dimensioni e la disposizione dei comandi della X-M1, la cui presentazione ha sollevato qualche protesta perchè, usando ghiere multifunzione al posto dei comandi dedicati, avrebbe "snaturato" lo spirito della serie X. E' un opinione di un professionata che stimo, ma che non condivido. Io mi sono trovato molto bene anche con la disposizione dei comandi della X-A1: più allineata alle proposte della concorrenza, indubbiamente, ma intuitiva, rapida e funzionale. E, per chi è abituato a scattare in priorità dei diaframmi, la differenza non è poi così evidente.

I come qualità d'Immagine
La X-A1, come la progenitrice della serie X, non monta un sensore X-Trans, ma un più "ordinario" sensore Bayer. I risultati, tuttavia, non deludono e, soprattutto al crescere degli ISO, la differenza con i sensori micro-quattro terzi si vede.

La Fuji X-A1 a 12800 ISO. Crop 100%. Dettaglio della scritta su di una bottiglia.

La Panasonic GF6 a 12800 ISO. Crop 100%. Dettaglio della scritta su di una bottiglia.
Il sistema di riduzione del rumore, anche se impostato a "0", è un po' invasivo e tende a conferire un effetto "acquerello" all'immagine, ma parliamo di sensibilità sopra i 3600/5000 ISO e di condizioni di luce veramente scarsa, con un'immagine che rimane comunque usabile fino ai 12800 iso. Quanto ai colori, sono quelli brillanti e delicati cui Fuji ci ha abituato.

Fotografia di rosa

Fotografia di rosa

Fotografia di una barca in riva al lago

Fotografie di foglie rosse e verdi

Fotografia di foglie cadute a terra


P come Panorama
Non mi è poi chiaro il motivo per il quale con la X-A1 non si possano scattare fotografie in modalità panorama. Puoi farlo con le fotocamere di gamma superiore, dedicate a tizi che, molto probabilmente, il panorama preferiscono ricostruirlo al pc con software dedicati, e non con la X-A1 e X-M1, teoricamente (e sottolineo il teoricamente) dedicate a utenti meno smaliziati. Fuji, puoi intervenire?

S come modalità Simulazione della pellicola
Tutte le Fuji X dispongono dispone della modalità di Simulazione pellicola, che replica toni e colori delle celebri pellicole Fujifilm nel mondo digitale. Il punto è che i possessori della X-Pro1, E-E1/E2, X100s possono scegliere tra dieci opzioni che simulano i risultati che si otterrebbero con le pellicole invertibili a colori FUJIFILM (Velvia, Provia e Astia), le pellicole negative a colori professionali (PRO Neg. Std / PRO Neg. Hi), filtri monocromatici (MONOCHROME, filter Ye, filtro R e filtro G) e la variante Sepia. La X-A1 (e X-M1) dispone solo della modalità di simulazione della Provia, della Velvia, dell'Astia, la modalità bianco e nero (Monochrome) e variante Sepia. Il motivo di questa scelta mi sfugge, ancor più se penso che le X-M1 / X-A1, oltre ad essere delle ottime fotocamere, potrebbero essere il secondo corpo macchina di chi usa una Fuji X-Pro1 o X-E2. Fuji, pensaci, si fa con un semplice aggiornamento del firmware!

Fotografia di foglia rosso fuoco

T come Touch screen
Se Fuji vuole catturare anche il segmento dei principianti, servirebbe un bel monitor touch screen che permetta di selezionare il pnto di messa a fuoco e di scattare con la semplice pressione sul monitor, come avviene (ad esempio) con le Panasonic. In caso contrario, non se ne sente particolarmente l'esigenza: il monitor basculante fa, egregiamente, il suo dovere.

Fotografia del monitor basculante della Fuji X-A1


W come WiFi
Il WiFi funziona solo per il trasferimento delle immagini tra la fotocamera a lo smartphone / tablet e non consente, quindi, il controllo da remoto della fotocamera. Ma ora che la parte hardware c'è, altre funzioni potrebbero arrivare con i futuri aggiornamenti del firmware.

Fotografia di gruppo di persone controluce

Fotografia dei Fori Imperiali al tramonto

Fotografia della metropolitana di Roma

E quindi, tirando le somme
La Fujifilm X-A1 ha un ottimo rapporto qualità-prezzo.
L'ottica in kit non è male, ma non mi ha entusiasmato; personalmente la vedo bene con un ottica più compatta, ad esempio il Fujinon XF 27mm f2.8 (40mm equivalente) o il Fujinon XF 35mm f/1.4 R (52mm equivalente) che, oltre a bilanciarsi meglio con il corpo macchina, grazie alla maggiore luminosità ne dovrebbero migliorare le prestazioni dell'autofocus, oltre a sfruttare al meglio le potenzialità del sensore.
E' realizzata con cura, è facile da usare ed è compatta e leggera (ma non troppo). Per chi non ha bisogno dell'autofocus più veloce della categoria, è un ottima alternativa da prendere in considerazione.

Ciao
Giovanni

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