La mostra "Bob Gruen: John Lennon, The New York Years", allestita dal 19 giugno al 14 luglio 2024 al MarTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto, racconta, attraverso 60 fotografie e testi, la collaborazione tra il fotografo americano, John Lennon e Yoko Ono.
John Lennon, foto di Bob Gruen |
Bob Gruen – che sarà presente al Medimex e parteciperà mercoledì 19 giugno ad un incontro al MArTA - conobbe John Lennon e Yoko Ono nel 1971, poco dopo il loro trasferimento a New York, diventando oltre che loro amico anche il loro fotografo personale; in questo modo riuscì a realizzare immagini che li ritraevano sia nella vita professionale che in quella privata.
Nel 1974, durante uno shooting con Lennon, Gruen suggerì all’ex Beatles di indossare la t-shirt bianca con la scritta New York City, che Gruen stesso gli aveva comprato in una bancarella per turisti circa un anno prima. Il risultato di quella sessione fotografica furono le oramai iconiche immagini di John Lennon mentre indossa la maglietta bianca – le maniche furono tagliate da Gruen stesso - con lo skyline della sua città adottiva sullo sfondo. Che fossero scatti di Lennon e Yoko mentre camminano insieme in un parco, oppure quelle incluse nel booklet del disco "Walls and Bridges" o ancora Sean Lennon appena nato, Lennon davanti alla Statua della Libertà mentre fa il segno della pace, il lavoro di Gruen documenta quasi dieci anni di vita di John e Yoko a New York, dopo lo scioglimento dei Beatles.
Bob Gruen venne invitato da Yoko Ono a frequentare il loro appartamento situato nel Dakota Building sempre più spesso; fu in quell'appartamento che, nel 1977, Lennon registrò alcune audiocassette. In quelle registrazioni ritroviamo brani come Free as a Bird, una prima versione di Real Love e Now and Then. Se le incisioni di Free as a Bird e Real Love erano abbastanza buone da essere “completate” da McCartney, Harrison e Ringo ed essere pubblicate postume nella Beatles Anthology tra il 1995 e il 1996, Now and Then dovette attendere l’intervento dell’intelligenza artificiale per vedere la luce. Con la tecnologia disponibile nel 1995, infatti, non fu possibile separare le tracce di pianoforte e voce di Lennon. Solo nel 2022, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, la canzone ha potuto essere finita per poi essere pubblicata nel novembre 2023. Possiamo certamente considerare Now and Then l’ultima dimostrazione della genialità senza tempo dei Beatles i quali, partendo da un nastro casalingo di Lennon, a quasi cinquanta anni di distanza, hanno prodotto quello che loro stessi hanno dichiarato essere il loro ultimo brano.
La mostra accompagna il visitatore, attraverso gli scatti di uno dei maestri della rock photography, non solo negli anni in cui due artisti straordinari come John Lennon e Yoko Ono producevano musica, arte e rivoluzione socio-culturale, ma anche a riflettere sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte dei superstiti membri dei Beatles nel processo che porta alla nascita di Now and Then. Ancora una volta sono i Beatles a creare musica e testi e, come già accaduto in passato, ad utilizzare la miglior tecnologia a disposizione per realizzare il miglior prodotto possibile.
Bob Gruen (New York, 1945) è unanimemente considerato uno dei fotografi più importanti della scena musicale e culturale degli ultimi quarant’anni. I suoi scatti più celebri (John Lennon, Johnny Rotten, i Rolling Stones, Elvis, Madonna, Bob Dylan, Bob Marley, Tina Turner, Debbie Harry, i Led Zeppelin, Elton John, i Kiss...), oltre ad avere ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo, sono stati esposti in musei come il Moma di New York, il Brooklyn Museum e nelle più importanti gallerie d’arte. La sua foto “Sid Vicious with Hot Dog”, ad esempio, è stata acquisita dalla National Portrait Gallery di Londra nel 1999 per la loro collezione permanente. Le sue immagini sono state utilizzate per le cover di album di Ike & Tina Turner, Yoko Ono, John Lennon, Kiss, Ramones, Bob Dylan, Johnny Winter e molti altri.
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