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Cartier-Bresson, Germania 1945. Quando il graphic novel incontra la fotografia

Se fosse un brano musicale sarebbe fusion: "Cartier-Bresson, Germania 1945" mescola infatti, in modo piacevole, stili narrativi e tecniche diverse. Ma il risultato non è convincente.

Copertina del libro Cartier-Bresson, Germania 1945
Copertina di "Cartier-Bresson, Germania 1945", ed. Contrasto

Il libro racconta un periodo della vita di Henri Cartier-Bresson, quello compreso tra l'inizio della seconda guerra mondiale e la mostra "postuma" del 1946 al MOMA di New York, affidandosi a quattro diversi elementi narrativi:

  1. una brevissima biografica iniziale di HCB, 1 pagina, sintetica ma esauriente;
  2. un graphic novel di 90 pagine, ambientato nel 1945-46 (nel periodo in cui il MOMA di New York sta organizzando la mostra "postuma"), che con una serie di flash back riporta al periodo dell'entrata di HCB nell'esercito francese, alla prigionia nello Stalag V, alle sue evasioni e al lavoro nella Parigi occupata;
  3. un portfolio di 10 fotografie realizzate da HCB, stampate su doppia pagina;
  4. il dossier conclusivo, di 23 pagine, scritto da Thomas Tode.

Ho riportato in modo pedante il numero di pagine di ogni elemento affinché sia chiaro che, tra i quattro, il cuore del libro è il graphic novel.  Il perché lo spiego dopo.

Questi quattro elementi sono ben collegati tra di loro: il testo anticipa le vicende che troviamo romanzate nel graphic novel, il graphic novel introduce le fotografie che vedremo poi riprodotte nel portfolio, il dossier conclusivo approfondisce le fotografie e alcuni fatti citati nel fumetto. Fine.

Da appassionato di fotografia e di fumetti questo dovrebbe essere il libro perfetto per me. Invece, come il condizionale ha anticipato, non è così: il graphic novel, che avrebbe dovuto essere (altro condizionale) il pezzo forte del libro, è purtroppo troppo debole sia nella sceneggiatura - semplicistica, superficiale nella descrizione dell'anelito di libertà del protagonista, banale nella descrizione dei personaggi, non solo HCB, ma anche Robert Capa - sia nella rappresentazione e narrazione grafica.

Il pilastro di tutto il volume diventa così il dossier conclusivo di Thomas Tode che è interessante e piacevole da leggere ma che è anche, ed  evidentemente, stato pensato per essere un contorno, non una pietanza principale. Mette una pezza alla vaghezza delle pagine precedenti ma, di più, non può fare.

Per carità, non è un libro totalmente da buttare: può anche essere un'originale idea regalo, ma non è un libro imprescindibile da avere nella propria libreria. 

Peccato, un'occasione (e una buona idea) persa.

Buona lettura.


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Titolo: Cartier-Bresson, Germania 1945
Autore: Jean-David Morvan e Sylvain Savoia
Editore: Contrasto
Anno: 2017
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8869654583
ISBN-13: 978-8869654589
Dimensioni: 17,4 x 2 x 24 cm
Pagine: 141
Prezzo: 24 €

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