La
prova della Panasonic TZ70 (commercializzata anche come ZS50) è stata, probabilmente, una delle più convulse che mi sia capitato di fare: con solo una settimana a disposizione ho dovuto sfruttare ogni minuto libero, compreso il tragitto casa-lavoro (e, grazie al cielo, la pioggia ha reso interessante anche la coda del mattino sulla Salaria).
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La Panasonic TZ70. Come set fotografico, il sedile dell'automobile (andando al lavoro) |
Anche se può sembrare strano, questa limitazione di tempo mi ha obbligato a portarmi appresso la TZ70 in ogni occasione, permettendomi di valutare le potenzialità di questa compatta con ambizioni da grande.
Iniziamo con le
presentazioni: in estrema sintesi, la Panasonic TZ70 è una compatta, con uno strabiliante zoom ottico 30x (equivalente, più o meno, ad un 24-720mm), sensore CMOS da 1/2.3" e 12 megapixel, stabilizzazione ottica a 5 assi del sensore (HYBRID O.I.S.+ ), monitor da 3" e 1.040k punti, mirino elettronico Live View, WiFi con tecnologia NFC, capace di scattare in RAW e di acquisire video full HD 1920 x 1080 50p. C'è molto altro, ma per inquadrare la nostra "signorina" è sufficiente.
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L'ampio monitor posteriore della TZ70 |
Ed ora passiamo alle
cose che mi sono piaciute:
- è costruita bene, con tanto metallo e in mano dà una piacevole sensazione di solidità. E' leggera ma non è leggerissima e questo è, dal mio punto di vista, un punto a suo favore;
- non è neppure estremamente compatta, ma comunque si infila comodamente nella tasca di un giubbino: le dimensioni un po' più abbondanti di quelle di una vera compatta si apprezzano quando la si tiene in mano a lungo;
- in generale, una delle cose che ho apprezzato è la sua estrema portabilità;
- la possibilità di regolare una serie di parametri (diversi a seconda della modalità d'uso!) ruotando la ghiera anteriore è un vero punto di forza e, una volta presa la mano, rende facile e piacevole l'uso della TZ70;
- la possibilità di personalizzare a fondo le funzioni e i pulsanti/ghiere per adattare la fotocamera alle proprio abitudini fotografiche. Come già avuto modo di verificare in altre occasioni, con Panasonic l'elettronica è usata per semplificare la vita a chi fotografa;
- il monitor posteriore, molto luminoso, dettagliato e attendibile;
- la velocità e precisione del sistema di messa a fuoco. Anche questa non è una novità per chi usa le Panasonic;
- l'escursione estrema dello zoom (da 24 a 720mm nel formato equivalente 35mm), e ancora mi stupisce che siano riusciti a mettere tutta questa roba in un corpo, tutto sommato, sottile;
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Da 24mm... |
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... a 720mm. Senza muovere un passo! |
- il sistema di stabilizzazione, efficacissimo. Inevitabilmente, i 720mm di lunghezza focale mettono a dura prova anche lui;
- la connessione WiFi è veloce e stabile, intuitiva da impostare anche grazie alla tecnologia NFC (comoda);
- l'app per la gestione della fotocamera da remoto, completa e intuitiva;
- il sistema di misurazione della luce, estremamente affidabile.
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Il corpo compatto della TZ70, e la ghiera di controllo anteriore |
Nella categoria "
senza infamia e senza lode" metto:
- il bilanciamento del bianco che, in qualche occasione, non mi ha soddisfatto (eufemismo). Non sono tanti casi, forse neppure significativi in percentuale, ma non me li aspettatavo;
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f/8, 1600iso, 1/2000 s. Uno dei pochi casi di bilanciamento del bianco sballato (quella sullo sfondo sarebbe neve...) |
- la qualità dell'immagine alla lunghezza focale più lunga. E' anche vero che, considerata l'escursione focale e le dimensioni del corpo macchina sarei stato, forse, più stupito del contrario;
- il lungo menù da 9 pagine, solo per le funzioni fotografiche!, poco pratico da scorrere (ma perchè non copiare, che ne so, le scelte di Canon o Fuji, solo per citare due menù pratici da usare?).
Ci sono, infine,
due aspetti che mi hanno dato noia:
- il mirino elettronico, per i miei gusti troppo piccolo. E non mi ha entusiasmato neppure quanto a contrasto e colori. A dimostrazione che il "numero di punti" non è tutto, nella vita;
- la qualità delle immagini, non appena gli "ISO" iniziano a salire. Il che vuole dire che a 1600 iso le foto sono usabili, a mio parere e per i miei gusti, solo per la pubblicazione sul web, ma già a 500 iso ho le mie perplessità.
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f/8, 1600iso, 1/2000s |
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Crop al 100% dell'immagine precedente. Quando gli ISO salgono, i dettagli si impastano |
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f/8, 1600iso, 1/2000s |
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Crop al 100%. L'ultimo, prometto |
In realtà, se Panasonic non si fosse mai inventata la fantastica serie GM (che strizza in un corpo incredibilmente compatto un sensore quattro-terzi), forse non avrei molto da dire sulla qualità delle immagini della TZ70: il sensore è piccolo (da 1/2.3") e, quando la luce cala e gli ISO salgono, fa quello che può, come e forse meglio di altre compatte con analogo, piccolo sensore.
Ma, spendendo un paio di centinaio di euro in più (ok, è quasi il 60% in più della TZ70), mi posso comprare la
Panasonic GM1 che, anche se sostituita di recente dalla GM5, è e rimane una fotocamera fantastica.
E' vero, costa molto di più: ciascuno dovrà valutare quanto pesano i 200 euro di differenza, considerato che fino ai 400 iso non c'è nulla da eccepire.
Ed ora, basta parole e spazio a qualche foto.
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Il macro? Lo provo in automobile! f/3.9, 320iso, 1/60s |
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Modalità creative control, monocromatico. Stabilizzazione ottima. f/3.3, 400iso, 1/20s. |
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Modalità creative control, arte. In coda sulla Salaria. f/3.3, 160iso, 1/60s |
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Modalità creative control, arte. f/3.9, 400iso, 1/60s |
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Modalità creative control, arte. f/3.7, 400iso, 1/50s |
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Modalità creative control, arte. f/3.3, 125iso, 1/800s |
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f/3.3, 80iso, 1/2000s |
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f/4.8, 80iso, 1/400s |
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Modalità creative control, monocromatico. f/4.8, 80iso, 1/400s |
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f/5.6, 80iso, 1/400s |
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f/3.3, 80iso, 1/500s |
E con questo è tutto!
Buona serata
Giovanni B.
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