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"Il caso Minamata", un film su Eugene Smith

Minamata è una cittadina di pescatori a sud del Giappone che ha legato, tristemente e indissolubilmente, il suo nome ad una malattia neurologica causata da intossicazione acuta da mercurio.

La malattia, scoperta per la prima volta nel 1956 (e la data è importante), fu causata dal metilmercurio riversato per più di trent'anni (dal 1932 al 1968) nel mare dalla Chisso Corporation; il mercurio si accumulò nei molluschi, nei crostacei e nei pesci della baia di Minamata e del mare di Shiranui, entrando nella catena alimentare e determinando così l'avvelenamento da mercurio degli abitanti del luogo.

Aileen e W. Eugene Smith. Foto Watanabe Eiichi

La vicenda è stata documentata da Eugene Smith e dalla moglie Aileen nel libro "Minamata", che contiene alcuni degli scatti più intensi mai realizzati dal fotografo americano (opinione personale). Fotografie realizzate nel 1971 (per questo dicevo che le date sono importanti) quando Eugene Smith, su incarico del direttore di Life, si recò nella cittadina giapponese per documentare gli effetti dell’avvelenamento da mercurio e la battaglia degli abitanti di Minamata per vedere riconosciuta la responsabilità della Chisso per il disastro ambientale e sanitario. Le sue fotografie contribuirono a portare alla luce sia la tragedia degli abitanti di Minamata, sia la responsabilità della Chisso.

W. Eugene Smith a Minamata, 1971 circa

La storia è stata recentemente riproposta dal film "Il caso Minamata", con Johnny Depp nel ruolo di Eugene Smith e Minami nel ruolo di Aileen, regia di Andrew Levitas e sceneggiatura di David Kessler (che si è giustamente ispirato al libro di Eugene e Aileen Mioko Smith). Così ho citato quasi tutti :)

Il risultato è un film piacevole, biograficamente corretto ma senza particolari guizzi né di sceneggiatura, né di regia; mi è piaciuta invece la fotografia di Benoît Delhomme con una precisa connotazione estetica che aiuta a calarsi nel periodo storico in cui avvengono le vicende raccontate dal film (per approfondire questo aspetto ti segnalo l'articolo "Capturing Minamata with VENICE").

Johnny Depp e Minami sono W. Eugene e Aileen Smith ne "Il caso Minamata"

E' un film da vedere? Nonostante i limiti segnalati, la risposta è "sì".
"Sì" per diversi motivi: perché riporta alla luce un evento troppo rapidamente dimenticato; perché aiuta a riscoprire la figura - umana e professionale - di un grandissimo fotografo del secolo scorso; soprattutto perché ribadisce l'importanza del ruolo del fotogiornalismo nel mercato dell'informazione, e aiuta a riflettere sulla potenza dell'immagine fotografica.

E quando scrivo "la potenza dell'immagine fotografica" mi riferisco, anzitutto, a questa fotografia, struggente Pietà del XX secolo.

"Tomoko is bathed by her mother". Foto di W. Eugene Smith

Mai come allora, Smith si sentì coinvolto in un lavoro e Minamata divenne la sua crociata personale. Con la seconda moglie vissero lì per tre anni, con 50 dollari a settimana e nutrendosi esclusivamente di verdure di produzione propria, riso e whisky. La terribile, indimenticabile fotografia che Smith scattò alla quindicenne Tomoko Uemura, il corpo deturpato dall'avvelenamento mentre la madre le fa il bagno, fu la sua ultima fotografia davvero celebre, acclamata come la Pietà del secolo, e suscitò l'attenzione mondiale su un nuovo fenomeno: i disastri ambientali. (Miller R., Magnum - I primi cinquant'anni della leggendaria agenzia fotografica, Contrasto

Di seguito il trailer del film "Il caso Minamata", di Andrew Levitas, con Johnny Depp e Minami.

Ciao
Giovanni B.

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