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© 2010 Michelle Sank |
Nè leggere le motivazioni di uno dei giurati (Nick Galvin, archive manager della Magnum London) mi aiuta più di tanto (purtroppo il link non è più attivo).
Nè trovo consolazione nel fatto che in molti hanno contestato, sul sito del BJP, questa scelta.
Ciao
Giovanni B.
PS: se, come me, sei tra quelli che probabilmente Nick Galvin definirebbe "those who are looking for the romantic ideal of a muscular photojournalism" e vuoi vedere delle "banali" fotografie, di quelle che non ti crescono dentro ("it grew on me", Nick Galvin) ma appagano la vista, vai a curiosare tra le "banali" fotografie vincitrici dell'International photography Award..
la foto di per se nn ha nulla di speciale, anzi risulta anche bruttarella a un approccio classico sulla composizione e tencica, ma credo che abbia vinto per aver catturato un momento ed aver espresso un concetto. Alla fine fotografare significa scrivere con la luce, e in questo caso se pur grossolana la tecnica esprime un contenuto forte.
RispondiEliminaCiao Sergio
RispondiEliminagrazie per il tuo commento.
Ma io, con riferimento a quella foto, è proprio il "contenuto forte" che non riesco a trovare.
Non so se hai avuto modo di leggere le notizie pubblicate dal BJP: gli stessi giurati prima hanno parlato di "povertà" poi, sentita l'autrice, hanno dovuto cambiare tiro.
Io vedo un signore (ma potrebbe anche essere un manichino) sdraiato che dorme: potrebbe essere un operaio che, aprofittando della pausa pranzo e dell'ultimo solo autunnale, ha deciso di schiacciare un pisolino. Potrebbe essere un infartuato caduto a terra. Potrebbe essere un drogato in coma per overdose. Potrebbe... insomma, non riesco a trovare il significato della foto, e quindi neppure a leggere il suo contenuto.
Ciao e buon we lungo
Giovanni