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Caccia fotografica, qualche consiglio (i)

Ovvero, come e cosa si può imparare anche da una disastrosa caccia fotografica.

Uccello che vola
Canon EOS 7D + Canon EF 70-300mm f/4-5.6 IS USM

Sabato notte, arrivato a casa, ho finalmente potuto assaporare il mio nuovo Canon EF 70-300 stabilizzato. E quale migliore occasione, per metterlo alla prova, di una caccia fotografica per il giorno seguente? Obiettivo: fotografare gli uccelli.
Detto fatto, ho fissato la sveglia alle 7: è noto, il mattino ha l'oro in bocca.

Domenica mattina: alle 7 ho spostato la sveglia alle 7,30 e, alle 7,30, l'ho spostata alle 8. Poi, per fortuna, alle 8 mia figlia ha deciso che era ora di alzarsi. Così, dopo una rapida colazione, e dopo aver infilato maglione giaccone e cappello di lana, sono finalmente uscito di casa.
Al collo la mia EOS 10D con il 70-300 della Canon, nella mia testa l'idea di tornare a casa con la fotografia vincitrice del prossimo Wildlife Photographer of the Year e, tutto intorno a me, -1° e ghiaccio ovunque.

Sono rientrato a casa dopo un ora, congelato e senza aver scattato neppure una fotografia non dico decente, ma neppure passabile. Uccelli fotografati: zero.
Tutti o troppo lontani, o troppo veloci.
O io troppo lento.

Comunque, qualcosa l'ho imparata:
  1. sarà anche lapalissiano ma, quando fa freddo, fa freddo!, ed è necessario coprirsi veramente bene, mani e testa compresi
  2. fotografare un uccello è l'ultima fase di un processo, che inizia con lo studio dell'animale, delle sue caratteristiche ed abitudini. In edicola, in queste settimane, c'è la serie (promossa da Repubblica) "il regno degli animali": può essere un primo passo in questa direzione (ma altri suggerimenti sono ben accetti)
  3. gli uccelli hanno il vizio di muoversi velocemente, e di non rispettare le nostre esigenze di fotografi: oltre a quanto detto al punto 2, è utile conoscere l'ambiente nel quale ci troviamo, per appostarci in luoghi dove gli uccelli passano o si fermano
  4. la lunghezza focale dell'obiettivo conta, ma relativamente. Un 300mm su di una reflex con sensore APS-C equivale ad un 480 mm su di una 35mm, più che sufficiente per iniziare se si conosce l'animale (vedi punto 2) e l'ambiente in cui vive (e torniamo al punto 3)
  5. anche la batteria della macchina fotografica risente del freddo, e la carica scende rapidamente. E' sufficiente tenere la batteria nelle tasche interne affinchè "si riprenda", ma nel mentre è utile avere una batteria di ricambio
  6. la fotografia di un uccello sul filo della luce non è per nulla originale
  7. meglio fissare il punto di messa a fuoco (ad esempio, quello centrale) che affidarsi agli automatismi, che potrebbero essere ingannati dallo sfondo
  8. anche l'esposizione può essere ingannata dallo sfondo, soprattutto se l'uccello è in volo; può essere utile sovraesporre di 1 stop/1,5 stop, oppure esporre a mano prima dello scatto
  9. il contesto è importante, lasciamo nella fotografia un po' di spazio (sic) anche per mostrare l'ambiente in cui il nostro amato uccello (o animale che sia) si muove
  10. come ultimo consiglio, riporto il primo consiglio di Tom Uhlman: "Il primo consiglio è quello di non andare alla ricerca degli uccelli, ma trovare una buona posizione dove scattare e poi attirare i volatili con cibo o richiami sessuali. Per cercare di mimetizzarsi meglio si può utilizzare un tenda mimetica o qualsiasi nascondiglio vi possa dare copertura e libertà di scatto"

Ciao
Giovanni B.

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